Hugo Cabret, ritorno alle origini
Forse non tutti sanno che l’attribuzione della nascita del cinema ai fratelli Lumière è una convenzione storica: la prima proiezione pubblica a pagamento del Cinematographe Lumière (28 dicembre 1895) è stata scelta simbolicamente come la data di inizio della storia del cinema. Mentre in realtà l’invenzione del cinematografo è un fenomeno internazionale, che coinvolege diversi paesi (Francia, Inghilterra, Germania e Stati Uniti). Alla fine dell’Ottocento le proiezioni dei film sono ancora in sedi precarie, come sale da ballo o caffè, o si svolgono insieme ad altri spettacoli, come il circo o il teatro. E’ con l’aumento della richiesta di film che si passa a una produzione di massa. Già nel 1905 fioriscono le prime strutture produttive ed è in questo momento che nascono i primi film a trucchi di George Melies, che si contrappone ai film della realtà dei fratelli Lumière con un cinema spettacolare del mondo inventato in un teatro di posa. Con la sua casa di produzione Star Film, Melies crea oltre 500 film realizzati in un teatro di posa costruito ad hoc, dove inventa un mondo meraviglioso fatto di viaggi immaginari e luoghi fantastici e dove l’elemento centrale è l’attrazione. Il declino di questo grande regista inizia già negli anni Dieci perchè il genere fantastico inzia a perdere di interesse1.
Forse non tutti sanno che l’attribuzione della nascita del cinema ai fratelli Lumière è una convenzione storica: la prima proiezione pubblica a pagamento del Cinematographe Lumière (28 dicembre 1895) è stata scelta simbolicamente come la data di inizio della storia del cinema. Mentre in realtà l’invenzione del cinematografo è un fenomeno internazionale, che coinvolege diversi paesi (Francia, Inghilterra, Germania e Stati Uniti). Alla fine dell’Ottocento le proiezioni dei film sono ancora in sedi precarie, come sale da ballo o caffè, o si svolgono insieme ad altri spettacoli, come il circo o il teatro. E’ con l’aumento della richiesta di film che si passa a una produzione di massa. Già nel 1905 fioriscono le prime strutture produttive ed è in questo momento che nascono i primi film a trucchi di George Melies, che si contrappone ai film della realtà dei fratelli Lumière con un cinema spettacolare del mondo inventato in un teatro di posa. Con la sua casa di produzione Star Film, Melies crea oltre 500 film realizzati in un teatro di posa costruito ad hoc, dove inventa un mondo meraviglioso fatto di viaggi immaginari e luoghi fantastici e dove l’elemento centrale è l’attrazione. Il declino di questo grande regista inizia già negli anni Dieci perchè il genere fantastico inzia a perdere di interesse1.
Tutta questa introduzione per contestualizzare l’ultimo film di Martin Scorsese, un vero e proprio omaggio alla settima arte e in particolare al cinema delle origini e a Melies. Completamente diverso dall’usuale stile-Scorsese. È la storia di un bambino e di un sogno, della ricerca di un contatto con un padre che non c’è più e della conquista di una nuova famiglia. Questa, molto sinteticamente, la trama che di per sé non convince più di tanto. Più che la storia di questo povero orfano che vive nascosto immerso in un’amara solitudine in una stazione ferroviaria parigina negli anni Trenta, ciò che emoziona i cinefili è cogliere i richiami espliciti a quei film delle origini che sono rimasti impressi nella mente di tutti gli appassionati di cinema e di storia del cinema.
Chi non ricorda l’”Arrivo del treno” o l’”Uscita dalla fabbrica”o il “Viaggio sulla luna”? Andare a vedere questo film senza leggere nulla al riguardo, rende più magico scoprire scena dopo scena qualche richiamo alle prime “magie” del cinema, fino all’incontro con il grande Melies ( Il “papa george”, la cui identità non viene subito svelata), padre lui stesso dei primi effetti speciali e interpretato dal sempre bravo e convincente Ben Kingsley.
Per quanto la trama sia leggermente priva di consistenza, consigliamo comunque di andare a vedere questo film, se non altro perché sarà impossibile non percepire il grande amore per il Cinema che traspare minuto dopo minuto. Preferiamo non svelarvi altro, solo un piccolo assaggio: http://www.youtube.com/watch?v=n-diOfyOBJk
Hugo Cabret
REGIA: Martin Scorsese
SCENEGGIATURA: John Logan
Con Ben Kingsley, Asa Butterfield, Chloe Moretz
DURATA: 125 minuti
USCITA CINEMA IN ITALIA: 03/02/2012
REGIA: Martin Scorsese
SCENEGGIATURA: John Logan
Con Ben Kingsley, Asa Butterfield, Chloe Moretz
DURATA: 125 minuti
USCITA CINEMA IN ITALIA: 03/02/2012
Paolo Bertetto. “Introduzione alla storia del cinema”, Utet, 2002