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IMPORTANTI PORCELLANE E MAIOLICHE EUROPEE, MOBILI, SCULTURE E OGGETTI D’ARTE. DIPINTI ANTICHI

Lotto 263

WANNENES. Genova, 29 febbraio 2012

Le due sessioni dell’asta 101, quella pomeridiana dedicata all’Antiquariato e quella serale ai Dipinti Antichi, hanno registrato un totale di 1.098.764 Euro. Un risultato di cui essere molto soddisfatti e un buon inizio, commenta di Guido Wannenes – a.d. della società. Aprire il 2012 con un ottimo riscontro dell’Antiquariato, nelle sue peculiarità – porcellane, arredi e dipinti – è sicuramente un dato positivo, una conferma che il mercato dell’antico c’è e si dirige, in modo specifico, verso quanto è studiato con cura e proposto nella sua giusta contestualizzazione. Una nota importante è la presenza di collezionisti e compratori internazionali che hanno rivolto il loro interesse verso quei pezzi che racchiudono il vero piacere per l’arredo antico, il loro valore estetico e decorativo prima ancora di quello funzionale.

 

Lotto 319

PORCELLANE

Per quanto riguarda le porcellane la vendita del 29 febbraio, incentrata su un piccolo ma interessante nucleo appartenente ad una collezione privata romana, ha evidenziato un rinnovato interesse verso oggetti rilevanti non solo per la loro importanza commerciale ma anche per quella storico-artistica. Un PIATTO (lotto 5) del celebre servizio “Marana-Isola”, prodotto nella manifattura di Doccia nel 1750 circa e rimarcabile soprattutto per il magnifico stato di conservazione del grande stemma di famiglia a cartouches barocche, è stato battuto da un privato collezionista sino a 9.300 euro. 5.580 euro è, invece, l’aggiudicazione di una rara FIGURA (lotto 6), sempre in porcellana di Doccia della seconda metà del diciottesimo secolo, raffigurante una turca seduta, un modello tratto delle celebri tavole del francese de Ferriol. La stessa cifra, 5.580 euro, è stata raggiunta anche da un PORTA PROFUMO (lotto 21) decorato a chinoiserie e realizzato a Meissen introno al 1725, mentre una magnifica CAFFETTIERA (lotto 61) di Meissen, decorata a volatili su arbusti e realizzata intorno al 1785, è stata battuta fino a 2.232 euro. Non va dimenticata l’aggiudicazione per 5.332 euro della grande GIARA (lotto 51) in maiolica siciliana de XVIII secolo modellata in forma di civetta.

ARREDI E OGGETI D’ARTE

La medesima sessione d’asta, quella pomeridiana, comprendeva arredi, sculture e oggetti d’arte per lo più d’ambito settecentesco. Top lot è stata una interessante coppia di CONSOLE (lotto 147) in legno scolpito laccato e dorato della metà del diciottesimo secolo, esitata a 52.080 euro. Una coppia di LAMPADARI (lotto 124) di forte impianto neoclassico in lamierino, legno scolpito e dorato e cristallo di rocca ha raggiunto la cifra di 49.600 euro, mentre si è fermata a 18.600 euro la licita per il LAMPADARIO (lotto 114) a dodici luci lucchese del XIX secolo. Infine una COPPIA DI TORCIERE veneziane del diciannovesimo secolo, emblematiche del miglior gusto eclettico dell’epoca, realizzate in legno scolpito e dorato sono state battute a 17.980 euro.

DIPINTI ANTICHI

Analizzando nel loro complesso i lotti esitati ieri, 29 febbraio, si evidenziano su tutto due aspetti particolarmente importanti e significativi: la qualità pittorica delle opere e il valore filologicamente complesso dei soggetti rappresentati. Un aspetto che riguarda in modo particolare le opere a soggetto mitologico, biblico e storico ma che, in altra cifra stilistica, può essere riferito anche a vedute, paesaggi e soprattutto alle nature morte. Nell’insieme, dunque, un esito non certo sorprendente ma interessante che documenta la presenza, attiva, sul mercato di un collezionismo diverso dal comune, che annovera figure preparate e colte dalla fine sensibilità intellettuale. APOLLO E MARSIA (lotto 319), un olio su tela di pittore napoletano del XVII secolo è stato battuto per 43.400 euro, è un’eccellente testimonianza del primo naturalismo napoletano che esprime, senza vergogna, la violenta gestualità dell’episodio narrato nelle Metamorfosi. SANSONE E DALILA (lotto 263), di pittore veneto del XVIII secolo, è stato aggiudicato per 40.920 euro; è un olio su tela di grande freschezza pittorica e finitezza formale che riesce, nella teatralità della composizione, a trasfigurare la realtà sensibile in armonia letteraria. Indicativa è la vendita per 33.480 euro dell’olio su tela, di Hendrik Van Lint, PAESAGGIO MARINO CON IL TRIONFO DI GALATEA (lotto 301). L’aggiudicazione di quest’opera s’inserisce a pieno titolo nel fil rouge che ha contraddistinto l’asta, è un dipinto da considerare praticamente un unicum della produzione dell’artista nordico, che abbandona la composta precisione delle vedute romane per un paesaggio surreale che fa da sfondo e cornice alle piccole figure, velocemente tratteggiate, dell’episodio mitologico. Ancora da segnalare i 32.240 euro raggiunti dal RITRATTO DI MAGISTRATO VENEZIANO (lotto 367), opera di Giovan Antonio Carbone. L’opera è da considerare una delle migliori tele del pittore genovese – raffrontabile al Ritratto di gentiluomo della Wallace Collection – e pertanto atta a dirimere su base qualitativa le molte errate attribuzioni di cui è stato vittima il suo catalogo. L’attribuzione alla mano dell’artista genovese è frutto di un puntuale lavoro di ricerca, studio e confronto, una metodologia che accompagna sempre i riferimenti attributivi delle opere messe in catalogo da Wannenes.

Lotto 263

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