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Da Amy a Whitney: ritratto è un mosaico fatto di migliaia di pillole

Cinquemila pillole colorate per creare un ritratto unico di Amy Winehouse. L’impatto è forte se si pensa che l’artista che lo ha realizzato, Jason Mecier, ha intenzionalmente usato un materiale insolito come le capsule farmaceutiche per eseguire una serie di mosaici ispirati a personaggi famosi che hanno combattuto l’abuso di droga. E per questo non sono mancate le polemiche.
Nelle serie di ritratti così non appare solo la cantante di ‘Rehab’, che nella sua vita ha fatto un uso abbondante di droga e alcol ed è scomparsa a luglio scorso ad appena 27 anni, ma anche un’altra star della musica internazionale come Michael Jackson morto per un’overdose di anestetici. C’è poi anche il giovane attore australiano Heath Ledger deceduto anche lui per un’overdose accidentale di farmaci. Infine l’ultima realizzazione: il ritratto di Whitney Houston, della quale si è parlato molto quando era in vita del consumo di alcol e farmaci che l’hanno portata ad una fine tragica.
Jason Mecier, originario di San Francisco, è ormai popolare anche tra le celebrities per le sue opere-mosaico. A volte sono gli stessi vip a fornirgli i loro rifiuti che l’artista poi impiega per dare vita ai ritratti che li raffigurano. Tra gli altri materiali poveri utilizzati da Mecier caramelle, piselli, fili colorati o altri oggetti di uso quotidiano. Tutto per realizzare un quadro che potrebbe arrivare a costare oltre i 1500 dollari. (Fonte: Adnkrons)

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