Una coalizione che si fa chiamare “Fronte per la Creatività” ha denunciato i criteri stabiliti per la formazione della nuova assemblea costituente in Egitto come non sufficientemente rappresentatrice degli interessi culturali e intellettuali del paese. Nel corso di una riunione al Club dei sindacati, i membri del Fronte hanno lamentato il quasi completo monopolio detenuto dai Fratelli Musulmani e il Partito Nour salafita sostenendo che gli scrittori e gli artisti che hanno contribuito al movimento di protesta in Piazza Tahrir che ha portato al rovesciamento del governo di Hosni Mubarak avrebbe invece meritato un posto al tavolo della politica. Gli scrittori, i letterati, i poeti e gli artisti di questa nazione erano in prima linea nell’affrontare il sistema di tirannia e la corruzione del regime precedente.”
In Egitto ci si sta sforzando di mantenere la stabilità politica e formare un nuovo governo. Molti hanno lottato per ascoltare le richieste fatte dal Fronte per la creatività. Segni di una frattura grave, tra gli istituti culturali e politici erano già visibili la scorsa primavera, quando i funzionari del Cairo interromperono il 7 ° Festival del monodramma dopo aver deciso che un pezzo della performance secondo loro avrebbe “insultato la religione”. (Fonte: Artinfo. Per leggere la notizia clicca qui)