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Tunick ispira disegni di legge contro la nudità

Spencer Tunick, il fotografo Americano “combina guai”, salito alle luci della ribalta grazie agli scatti di folle di persone nude in luoghi di interesse, sembra aver reso più difficile spogliarsi in Israele.

In risposta agli scatti di nudo fotografate lo scorso anno nel paese – foto che ritraevano più di 1000 israeliani nudi sulle sponde del Mar Morto- un membro del parlamento israeliano ha avanzato un disegno di legge, che impone la pena di un anno di reclusione a chi si mostra nudo in pubblico per scopi commerciali o artistici. Quest’ultima iniziativa è già stata battezzata la legge “Spencer Tunick” secondo Haaretz, che ha riportato per primo la notizia.

Il politico che ha avanzato l’imputazione è MK Nissim Zeev, lo stesso che aveva tentato di boicottare il progetto di Tunick nel 2011. Ai tempi il leader ultra-ortodosso aveva giudicato lo shooting  “un atto di prostituzione travestito da arte” (Si tratta dello stesso politico che affermò che gli omosessuali dovrebbero essere consapevoli di “come il loro way of life distrugga la nostra esistenza”).

La commissione ministeriale per la legislazione voterà domenica se sostenere o meno il disegno di legge di Zeev. Nel frattempo Tunick non ha perso tempo nello scandalizzare i cittadini di tutto il mondo, promettendo di usare la tecnica del body paint per la prima volta in occasione del suo prossimo progetto, che coinvolgerà i residenti di Monaco. Questi verranno immortalati attorno all’ Opera della città per celebrare la Saga dei Nibelunghi di Wagner.

La fotografia dei nudi di massa non è più quella di una volta.

Fonte: http://artinfo.com/news/story/808214/has-spencer-tunick-ruined-public-nudity-for-all-israelis-the-photographer-inspires-anti-stripping-bill?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+artinfo-all+%28All+Content+|+ARTINFO%29

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