Sabato 30 giugno 2012 (ore 19.30) inaugura a Porta Pia (via XXIX Settembre – Ancona) Porta Pia open academy and residence nell’ambito della rassegna internazionale di arte contemporanea Arrivi e Partenze Mediterraneo, promossa dal Fondo Mole con la collaborazione dell’Assessorato alla cultura del Comune di Ancona e il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della gioventù e della Regione Marche.
Il programma autonomo, ideato da Ljudmilla Socci per gli spazi di Porta Pia, e promosso dall’associazione white.fish.tank con la collaborazione di Andrea Bruciati, Silvia Colaiacomo, Eva Comuzzi, Alice Ginaldi e le Accademie delle Belle Arti di Urbino e Macerata, nasce con l’intento di coinvolgere i visitatori nel procedimento operativo per la realizzazione di un’opera d’arte tramite un’esposizione-laboratorio in progress, e rivela la vocazione di questo storico monumento al riuso museale e alle sperimentazioni dell’arte contemporanea. Non solo un’esposizione di opere scelte, ma un’occasione di incontro tra i visitatori e gli artisti all’opera, la formula è quella della residenza d’artista con atelier aperto al pubblico.
Il programma prevede due distinte aperture.
Dal 30 giugno al 22 luglio 2012 pittura, scultura, fotografia, video, disegno, installazione e performance danno vita ad una mostra che vede coinvolti Marco Strappato, Valerio Nicolai e Julien Tiberi, tre artisti emergenti nel panorama internazionale, insieme a venticinque studenti delle Accademie di Belle Arti di Urbino e Macerata, attori e testimoni della presenza attiva e vivace di fucine dell’arte nelle Marche.
Le tele di Valerio Nicolai (Gorizia, 1988), i collage di fotografie di Marco Strappato (Porto S. Giorgio, 1982), i disegni su specchio di Julien Tiberi (Marsiglia, 1979), le installazioni di Corrada Di Pasquale (Militello, Catania, 1988), Cristina Marchese (Caltanissetta, 1991), e Annalisa D’annibale (Cattolica, Rimini, 1983), le opere su tessuto di Mabel D’amore (Battipaglia, Salerno 1990), Elisa Mossa (Urbino, 1989), e Silvia Pretelli (Rimini, 1990), le sculture di Gloria Cervigni (Macerata, 1984), Ana Doreste (Las Palmas di Gran Canaria, Spagna, 1988), Jasmina Merkus (Sisak, Croazia, 1967), Jessica Pelucchini (Jesi, Ancona 1988) e Beniamino Strani (Reggio Calabria 1985), le foto di Matteo Fortunato (Atri, Teramo, 1989), le video opere di Rojna Bagheri (Urbino,1989), Stefano Baldinelli (Perugia, 1985), Federica Bocchi (Gazzaniga, Bergamo, 1985), Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986), Cristina Meloni (Alghero, Sassari 1983), Chiara Seghene (Sassari, 1983), Federica Simonetti (San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, 1983) e Stefano Teodori (Fermo, 1986), la performance di Francesco Pasquini (Pesaro, 1991), l’opera site-specific di Shio Takahashi (Osaka, Giappone,1983), le opere inedite, realizzate negli spazi e per gli spazi di Porta Pia, di Dario Picariello (Avellino, 1991) e Cecilia Ripesi (Senigallia, Ancona, 1990) e infine all’opera nel suo atelier temporaneamente allestito al terzo piano è Gabriele Cesaretti (Chiaravalle, Ancona,1987), le cui figure intarsiate nel legno prenderanno forma sotto gli occhi dei visitatori.
Dal 23 agosto al 2 settembre i tre giovani artisti: Marco Strappato, Valerio Nicolai e Julien Tiberi, realizzeranno nuovi lavori che da questo luogo condiviso di residenza temporanea troveranno ispirazione. Gli artisti apriranno le porte dei propri ateliers e sveleranno strategie e ragioni creative dell’arte contemporanea tramite una serie di incontri-laboratorio aperti al pubblico.
Nell’operare di tutti e tre si rintraccia una derivazione da tipi, maniere, stili della rappresentazione; ognuno dal proprio riferimento iconografico ha declinato, seguendo la strada della frammentazione e ricollocazione, per caratterizzare la propria ricerca individuale. Marco Strappato opera con la fotografia e il video, smembrando immagini preesistenti che poi ricompone; Valerio Nicolai costruisce sulla tela immaginari spazi dove l’inconscio incontra ed esorcizza il presente; Julien Tiberi mette in scena un contemporaneo dal sapore tardorinascimentale e grottesco, coi suoi disegni su specchio che citano antiche tecniche anamorfiche e illusionistiche. Ma il punto di partenza, nel non essere mai celato, anzi restando riconoscibile, quasi enunciato, si presta all’osservatore come primo punto di contatto con l’operazione artistica cui assiste durante la visita agli ateliers.
Nell’ambito di Porta Pia open academy and residence, white.fish.tank presenta inoltre Porta Pia open 4 kids, un libro-gioco ideato da Sara Salustri (laureanda in Formazione e Gestione delle Risorse Umane, Facoltà Scienze della Formazione, Università degli Studi di Macerata), e realizzato con la collaborazione di Marta Magagnini (docente Università degli Studi di Camerino, Scuola di Architettura e Design) e Luna Margherita Cardilli (Social Media Marketer, Master in Applied Imagination, Central Saint Martins College of Art & Design), per accompagnare genitori e bambini (3-8 anni) nella visita alle mostre. Già in passato white.fish.tank aveva accolto i più piccoli con laboratori e percorsi didattici, in questa occasione però, per coinvolgere il maggior numero di bambini e nei tempi più consoni ai genitori, si è preferito un libro-gioco in distribuzione gratuita. In questo modo l’adulto potrà coinvolgere e condividere direttamente con il figlio la visita alle mostre e lasciarlo completare a casa l’esperienza.
E ancora altre iniziative arricchiscono e completano la visita agli spazi di Porta Pia: il nuovo look del bookshop a cura dell’artista Roberta Conti (Torino, 1972), che già nel 2010 aveva realizzato per white.fish.tank una serie di illustrazioni, e l’area wi-fi gratuita allestita con mobili di riciclo dall’artista, scenografo e designer ingegnoso Simone Alessandrini (Jesi, 1973) che ha reinventato per white.fish.tank oggetti del quotidiano al fine di creare un arredo-installazione accogliente, dove sarà possibile collegarsi ad internet, leggere un libro o semplicemente rilassarsi e godere della magnifica vista sul porto dorico.
Nel tempo della durata di Arrivi e Partenze Mediterraneo (15 giugno – 2 settembre), l’esposizione negli spazi di Porta Pia verrà implementata in fasi successive, sino alla convivenza, a fine agosto, nell’ultima fase del progetto, di tutto quanto questa promiscuità può offrire. La logica è quella del dialogo e del confronto con il territorio, che ha caratterizzato l’impegno di white.fish.tank sin dalla sua fondazione come concept di sperimentazione per l’arte contemporanea e che ha creato il punto di contatto necessario con gli intenti della rassegna.
Ingresso libero
Tel.: +39 345 317 9213
Email: info@whitefishtank.com
Web: www.whitefishtank.com
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Orari: 30 giugno > 22 luglio 2012
dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 22
23 agosto > 2 settembre
dal martedì alla domenica dalle 18 alle 22