Era stato rubato nella chiesa della Madonna della Libera di Aquino, in provincia di Frosinone, la notte tra il 2 e il 3 settembre del 1991, dopo un primo tentativo di furto sventato qualche giorno prima. Il sarcofago romano, che risale al III secolo dopo Cristo e uno dei pochi esemplari realizzati in alabastro con altorilievi che illustrano una corsa di quadrighe in un circo ovale (valore doganale di alcuni milioni di euro), era nella lista delle opere più ricercate dalle autorità italiane. Continua a leggere l’articolo di FABIO TONACCI e FRANCESCO VIVIANO su Repubblica.it