Con Ito il Museo prosegue nella presentazione di alcuni esponenti della cultura artistica orientale che, attraverso il medium fotografico, restituiscono ed interpretano la bellezza e l’ordine del mondo naturale.
Figlio d’arte, Akiyoshi Ito ha iniziato la sua originale attività di fotografo circa 40 anni fa addentrandosi tra le bellezze naturali dei fondali marini a lui vicini, nell’arcipelago di Okinawa nel sud del Giappone. Fin da subito Ito si è impegnato per coniugare la pratica artistica e la sensibilità estetica con un messaggio chiaro che ponesse al centro la magnifica essenza della natura e la sua salvaguardia. Da un’intensa passione per il mare e il mondo sottomarino, infatti, nascono le sue fotografie che ritraggono i mari del Giappone, delle Filippine, delle Hawaii, la barriera corallina australiana, i fondali delle Maldive, il mar Rosso e, più in generale, tutti quei luoghi in cui è riuscito a catturare la bellezza degli incredibili ecosistemi marini.
Le immagini che ne derivano, sempre di grande formato, svelano al pubblico un mondo che ha del meraviglioso e che rimane nascosto allo sguardo dei più. Al di là delle onde, il mare mostra la sua ricchezza fatta di forme e colori, scenari e composizioni che continuamente si succedono tra loro, sempre diversi.
In Sogni sott’acqua le 48 opere esposte (tra fotografie e lightboxes) danno l’illusione di trovarsi immersi ed avvolti dalle acque di questi mari lontani: immense distese dalle infinite sfumature di blu che contrastano con le barriere coralline ricche di innumerevoli abitanti. Lo sguardo di chi osserva si perde nella ricchezza e nella vicinanza dei particolari di questi grandi tabloid vivants che per un attimo hanno catturato una vita che, a nostra insaputa, scorre sott’acqua.
«Per me la fotografia consiste nel potermi avvicinare quanto più è possibile a cogliere la bellezza delle forme e dei colori degli essere viventi. Cerco di rendere ancora più bello quanto già lo è, alle volte avvicinandomi ad un’immagine surreale che possa emozionare ed appassionare il pubblico. Credo che questa sia una delle mie missioni» ha detto l’Artista.
Immergendosi a 8-10 metri di profondità e facendosi aiutare solo dalla luce del sole, Ito realizza fotografie dai colori tanto vivaci e brillanti e le composizioni così perfette da sembrare surreali e modificate al computer. Si tratta, al contrario, di scatti autentici in cui è la luce a disegnare le forme e la natura, con le sue leggi, ad ordinare la realtà. Nelle sue composizioni la fotografia si rivela ancora come la ‘matita della natura’, capace di fissare su un pezzo di carta sensibile all’azione della luce l’immagine della realtà.
Rispettoso della sacralità della natura l’artista ci conduce in un mondo difficile da descrivere a parole, integro e autosufficiente. Il messaggio rivolto a chi osserva sembra chiaro: “in quanto amministratori di tanta ricchezza è doveroso ricordarsi di rispettarla e salvaguardarla”.
«Mi sono ripromesso di adorare la natura, di lasciarmi emozionare dalla bellezza della vita divenendo un interprete dello splendore sotto le onde e un evangelista della bellezza, di manifestare continuamente la sua essenza attraverso il mezzo artistico della fotografia. Coloro che hanno avuto modo di vedere la vera bellezza della natura non possono che mettersi al servizio di essa e continuare a creare lavori che portino il suo messaggio al mondo». Akiyoshi to.
«La sua collezione di fotografie a colori, che immortalano le più spettacolari barriere coralline di tutto il mondo, sintetizzano due mondi contrapposti: quello artistico della fotografia che ritrae il mondo sommerso dei nostri oceani, e quello della natura assolutamente critica delle barriere coralline del nostro ecosistema». Franklin Odo, Direttore, Asian Pacific American Program Smithsonian Institution.
Ambasciatore ad honorem dell’isola di Chura, archipelago di Okinawa e membro del “World Wildlife Fund”, nell’arco della sua carriere Akiyoshi Ito si è dedicato molto anche all’educazione infantile ed importante è stato il suo contributo in merito. Ha pubblicato molti libri e saggi ed è stato direttore di diversi istituti e scuole di formazione del Giappone orientale. In linea con questo aspetto centrale della sua attività, il dipartimento educativo del MNAF ha realizzato il progetto didattico Immergiamoci indirizzato alle scuole e alle famiglie che, attraverso la fotografia ed il gioco, vuole sensibilizzare sui temi del rispetto e della salvaguardia della natura.
Il laboratori si svolgeranno nei week-end di Settembre e Ottobre all’interno degli spazi del MNAF e al di fuori, il calendario completo verrà pubblicato sul sito del Museo. I laboratori che si svolgono al MNAF durano circa un’ora e la prenotazione è obbligatoria. Per info e costi: tel. 055216310 – mail: mnaf@alinari.it
13 Settembre – 14 Ottobre 2012
Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Firenze
Per gli amministratori del sito: mi sembra che le prime 7 righe dell’articolo non riguardino la mostra.