Il restauro del Colosseo, confermato dal Ministro Ornaghi, dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno e dall’imprenditore Diego Della Valle, non è un semplice restauro, ma un’opera che dice molto di più.
Come ha affermato Ornaghi, non si tratta solo di rimettere in sesto uno dei simboli del nostro paese, ma di “disegnare il Paese di domani”, un paese in cui la cultura (finalmente) riceva l’importanza che merita e che ultimamente sembra aver perso (un esempio su tutti: Pompei).
Diego Della Valle ha messo a disposizione ben 25 milioni di euro per l’Operazione Colosseo, un vero e proprio esempio di mecenatismo in piena regola. Tuttavia le critiche non hanno impiegato troppo tempo a farsi sentire, così come una “resistenza silenziosa”, come l’ha definita lo stesso imprenditore. “Siamo un gruppo italiano che vive di made in Italy, di stile di vita italiano – ha dichiarato Della Valle – Quando abbiamo visto che serviva un intervento forte per uno dei simboli dell’Italia nel mondo, abbiamo riflettuto pochissimo e abbiamo deciso di farlo con grandissimo piacere, come gruppo e come famiglia”. Con l’appoggio del figlio e dello staff ha anche smentito le voci che lo accusano di partecipare all’operazione per un tornaconto dell’azienda.
Insomma i lavori partiranno e saranno suddivisi in tre fasi:
- Nella prima fase si avvierà il restauro sulle prime quattro arcate del monumento con sostituzione delle cancellate al primo livello. L’appalto è già stato assegnato alla ditta Gherardi e il costo sarà di 6 milioni e 313 mila euro. Il cantiere aprirà a dicembre e la consegna è prevista per il giugno 2015.
- La seconda fase comprenderà la progettazione e l’esecuzione del Centro Servizi-biglietteria-merchandising per il circuito Colosseo-Palatino-Fori Imperiali nel terrapieno tra via Celio Vibenna e piazza del Colosseo. Il costo tocca i 4 milioni 317 mila euro e la consegna è prevista per la fine del 2015.
- La terza fase del progetto, invece, è ancora “in progress”, ma riguarderà il restauro interno e degli ipogei, cioè delle aree sotterranee con recupero di ben due terzi. Fine 2016 è il probabile termine dei lavori. Intanto le ultime due gare di appalto avverranno a marzo 2013.
Nel frattempo il sito storico sarà aperto nonostante i lavori, mantenendo così la sua attività turistica. I visitatori, perciò, non subiranno alcuno svantaggio, al contrario, l’Operazione Colosseo aumenterà la superficie visitabile del 25 % .