A riferire la notizia, su Twitter, è stato Stefano Di Traglia, portavoce del segretario del Pd, Pierluigi Bersani. «È morto Renato Nicolini. È stato un grande assessore alla Cultura. Dopo il buio degli anni ’80 con lui Roma tornò a vivere». Nel 1977, in pieno clima da anni di piombo Roma aveva per sindaco uno storico dell’arte, Giulio Carlo Argan e per assessore alla Cultura questo architetto di 35 anni. Il 25 agosto su uno schermo gigantesco allestito nella basilica di Massenzio fu proiettato Senso di Visconti. Fu l’inizio ideale dell’Estate romana, quell’insieme di iniziative, spettacoli, eventi che aiutarono, non solo i romani, a superare il clima plumbeo degli anni del terrorismo. Ora Se n’è andato a 70 anni Renato Nicolini, grande intellettuale. Per tutti il creatore dell’Estate romana. Stefano Boeri, assessore alla Cultura del Comune di Milano, sul suo Facebook ha scritto: “Sono affranto per la morte di Renato Nicolini. Renato era un architetto e un intellettuale appassionato e ironico, che aveva saputo portare nella politica la sua idea di una cultura come grande spettacolo del sapere, come grande festa dello scambio di sentimenti e tradizioni. Dal 1976 al 1985, da assessore alla cultura invento’ l’Estate Romana e le grandi serate di Massenzio. Aprendo uno squarcio di genio e luce in un decennio difficile, porto’ la Roma di Argan e di una sinistra coraggiosa e moderna sulle pagine dei giornali di tutto il mondo. Grande narratore e maestro amatissimo di generazioni di studenti, ricordo i suoi racconti ironici e acuti, come quello esilarante e insieme istruttivo della sua visita a Cuba e dell’incontro con Che Guevara. Ma anche le sue esperienze con il teatro sperimentale di cui era un grande amante e promotore. Nel maggio scorso, avevamo convenuto di presentare insieme a Milano il suo libro sulle politiche culturali a Roma. Ma la malattia all’ultimo momento glielo impedì . La politica italiana ed europea perdono oggi un protagonista assoluto, capace di unire una visione avanzata delle politiche culturali e una grande potenza pragmatica nell’avvicinarle alle aspettative del grande pubblico. A tutti noi il compito di valorizzare oggi la sua straordinaria eredita’”. Suo figlio Simone ha detto: “Era un’artista prestato alla politica. Un uomo che aveva la capacità di instillare negli altri il germe del bello. Mio padre è sempre riuscito ad attirare a sé senza snobismo le forme più pure della cultura e a far rinascere la città in un momento molto cupo”. Lunedì la camera ardente sarà allestita nella Sala della Protomoteca nel palazzo del Campidoglio dalle ore 9 e certamente saranno molti i romani -tra quelli rimasti in città- che gli renderanno omaggio. Il cordoglio è bipartisan e anche molti suoi avverari politici, sia esponenti pubblici che semplici cittadini, hanno espresso e scritto parole molto belle in ricordo di Renato.
2 Commenti
Ciao Renato, grazie per quegli anni trascorsi nelle fantastiche serate romane, quando l’arte e la cultura erano al potere e tu riuscisti a far divenire le nostre utopie di: musica, cinema, teatro, danza, arte, pagine di vita condivisa insieme agli altri che con noi condividevano quelle passioni!
Grazie Renato, per quegli anni che non si potranno mai più dimenticare perchè sono scolpiti nella storia della nostra città eterna.
GRAZIE INFINITE RENATO!
ARTE VERSO ARTE ed i suoi artisti soci
Piero Simoncelli
Anna Cirilli
Pino Salvatore
Elisabetta Capurso
Ha rinnovato il modo di fare cultura per tutti, divertendo e insegnando,leggero e profondo,disincantato e sentimentale. Un esempio da seguire!