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Mostra internazionale di calligrafia cinese‏

Le sale del Consiglio Regionale Toscano e le vetrine di eccellenza delle gallerie antiquarie di via Maggio saranno lo scenario nel quale, dal 16 al 21 ottobre, avrà luogo la mostra collettiva di calligrafi cinesi, coreani e italiani contemporanei «Caratteri da Collezione», la prima esposizione internazionale in Italia che propone al mercato occidentale dell’arte nuovi paradigmi culturali ed estetici, come quelli espressi da una delle arti più nobili e antiche della tradizione orientale.
L’arte della scrittura in Cina si affermò negli studi dei letterati-funzionari dello stato e presto si diffuse nella vicina Corea. La figura del letterato copriva ruoli che in Occidente erano appannaggio di più persone: studioso, artista, esperto d’arte e collezionista. Questa tradizione è ancora presente tra i calligrafi contemporanei, cosa che fa della mostra “Caratteri da Collezione” una preziosa occasione di reciproca conoscenza che può aprire ampie prospettive per il futuro.

Il Consiglio Regionale della Toscana ha deciso di ospitare questa mostra di calligrafia cinese – afferma Alberto Monaci, Presidente del Consiglio Regionale – perché è convinto che l’arte possa rappresentare un importante strumento per conoscere la cultura di un popolo. Da tempo siamo impegnati a costruire un ponte che metta in comunicazione la Toscana con la Cina attraverso frequenti incontri con i rappresentanti istituzionali delle varie province cinesi che sempre più spesso visitano il Consiglio Regionale per studiare e analizzare il modello toscano. La Cina rappresenta un paese ricco di opportunità di crescita e di sviluppo per i toscani e anche questa iniziativa – conclude Monaci – rappresenta un modo per valorizzare il nostro territorio, grazie anche alla collaborazione delle gallerie antiquarie di via Maggio, e una rilevante testimonianza di grande valore artistico dell’identità del popolo cinese, resa ancora più apprezzabile dalla collaborazione con il Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze.

La mostra “Caratteri da Collezione” nelle storiche gallerie antiquarie di Firenze nasce da un’idea della prestigiosa rivista d’arte cinese Zhongguo Shu Hua («Calligrafia e Pittura Cinesi»), e dell’Accademia Coreana di Calligrafia.
L’esposizione, un’istantanea sulla realtà in rapida evoluzione della Calligrafia, intende mostrare al pubblico uno dei volti più elevati dell’Arte e insieme stabilire un dialogo tra l’arte della scrittura dell’Asia orientale contemporanea e capolavori, oggetti d’arte e antiquariato occidentali.
In programma eventi collaterali, conferenze, dimostrazioni di calligrafia, workshop e lettura di poesie cinesi.

Il percorso espositivo, una collettiva di autori che hanno lavorato sullo stesso tema, i Quattro Libri del pensiero ortodosso confuciano, conta oltre cento opere calligrafiche e vede sfilare Artisti calligrafi, membri di Associazioni di Calligrafia cinesi, coreane, europee: le maggiori personalità legate al mondo della Calligrafia e del collezionismo in Estremo Oriente e in Europa.

Artisti partecipanti
Calligrafi cinesi: Wu Chunhe, Zeng Laide e altri.
Calligrafi coreani: Ye Xin (cinese,vive e lavora in Corea) , Giyoung Lee, Sungsoo Lim e altri
Calligrafi italiani: Nicola Piccioli, Paola Billi e altri

Promozione e progetto
Zhongguo Shu Hua («Calligrafia e Pittura Cinesi »), rivista d’arte – Beijing
Accademia Coreana di Calligrafia – Seoul
FeiMo Contemporary Calligraphy – Firenze

Curatori
Kang Shouyong, Direttore Editoriale della rivista Zhongguo Shu Hua («Calligrafia e Pittura Cinesi»),
Ye Xin, Direttore dell’Accademia Coreana di Calligrafia (Segretario Generale in Cina della International Calligraphers Association )
Nicola Piccioli, Presidente di FeiMo Contemporary Calligraphy (Segretario Generale in Italia e Vicesegretario Generale in Cina della International Calligraphers Association, Membro della International Calligraphy Federation)
Paola Billi, Direttore Creativo di FeiMo Contemporary Calligraphy (Presidente in Italia e Vicepresidente in Cina della International Calligraphers Association)

Enti collaboratori
L’evento è reso possibile grazie all’ospitalità del Consiglio Regionale della Toscana,
dell’Associazione Via Maggio e del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze

Con la collaborazione di
Il Vice-caporedattore Zhang Gongzhe, il Redattore Senior Han Shaoxuan e Lu Di, Capo dell’Ufficio di comunicazione culturale della rivista Zhongguo Shu Hua («Calligrafia e Pittura Cinesi»)
Il Presidente Olivia Turchi e il Consigliere Maria Chiara Donnini dell’Associazione Via Maggio
Giyoung Lee, Vicepresidente dell’Accademia Coreana di Calligrafia
Lin Han, responsabile e coordinatrice delle relazioni con la Cina di FeiMo Contemporary Calligraphy

Catalogo a cura della rivista Zhongguo Shu Hua

Sito ufficiale
www.caratteridacollezione.com

Siti di riferimento
www.zgshzz.com
www.feimo.org

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

La Calligrafia cinese, tra arte e collezionismo

In Cina, fino alla fine dell’Impero nel 1912, le Belle Arti sono state esclusivo appannaggio dei letterati. Questi eruditi umanisti che amministravano lo stato praticavano le arti come una forma di elevato dilettantismo al di fuori di ogni committenza, con lo scopo principale di elevare la propria morale.
Le loro arti visive erano: calligrafia, pittura e incisione di sigilli.
La prima e più elevata delle Belle Arti, la calligrafia, iniziò ad affermarsi già nel II secolo e nella sua pratica trovano applicazione le più alte concezioni cosmologiche e filosofiche della cultura cinese. Fino dai suoi esordi si presentava sotto due aspetti, uno pubblico e uno privato: il primo si concretava in editti ed epigrafi, che potevano essere incisi su steli di pietra nelle rigide forme ufficiali della scrittura, mentre il secondo si manifestava nel privato degli studi con scritture più libere e idonee ad esprimere emozioni e sentimenti, come il corrente e il corsivo.
I primi testi teorici sulla calligrafia risalgono al V secolo, valutavano il valore estetico e l’autenticità delle opere e testimoniano l’inizio del collezionismo degli autori più apprezzati.
Le collezioni di calligrafia degli imperatori Tang (618-907) raccoglievano già migliaia di pezzi e rappresentavano l’eccellenza del tesoro imperiale.
In seguito, sotto i Song (960-1279), la corte imperiale pubblicò riproduzioni silografiche dei capolavori calligrafici presenti nei suoi tesori, dando vita ad una storia ufficiale della calligrafia che legittimava l’autorità della casa regnante e indirizzava lo stile ortodosso della scrittura dei documenti. Contemporaneamente i letterati più sensibili davano vita a ricerche stilistiche personali e originali, che manifestano il genio creativo, e a volte anticonformista, della cultura cinese. A quel tempo si collezionavano già preziosi recipienti rituali in bronzo ricchi di iscrizioni delle prime dinastie, frutto della ricerca archeologica, e se ne pubblicavano cataloghi ad opera di eminenti studiosi.
Il letterato, nel suo ruolo di monopolizzatore della cultura, del corretto comportamento e del buon gusto, raccoglieva naturalmente in sé figure che in Occidente fanno capo ad individualità diverse. Cioè era artista, esperto d’arte, critico e collezionista. Questo ne faceva una figura dominante nel mercato antiquario e nella committenza di prodotti artigianali di eccellente qualità, come dimostrano porcellane, bronzi, mobili e giade cinesi.
Il raffinato mondo artistico e del collezionismo del passato ha ancora la sua influenza nella Cina contemporanea, nella quale tra le file dei maggiori calligrafi sono presenti, oltre ad artisti usciti da prestigiose Accademie di Belle Arti e Università, noti poeti e influenti uomini politici.

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