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Blitz della Guardia di Finanza nelle gallerie d’arte

Dopo i bar e i ristoranti ora è toccato al mondo dell’arte. L’operazione è stata realizzata in collaborazione con la Siae. Per due strutture, a Roma e Padova, è stata disposta la chiusura temporanea.  Le Fiamme Gialle del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria che, in collaborazione con la Società Italiana Autori Editori, hanno sottoposto a controlli 24 gallerie d’arte e case d’asta dislocate su tutto il territorio nazionale per accertare eventuali irregolarita’ nel settore della compravendita delle opere d’arte, hanno scoperto  un’evasione di oltre 2 milioni di euro ( ”diritto di seguito”, cioè il compenso dovuto agli autori di un’opera dell’arte visiva per vendite successive alla prima) e violazioni alla normativa antiriciclaggio per 17.

 

Il piano d’azione è stato indirizzato anche alla individuazione di investimenti illeciti ed alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio. Su tale versante, sono state monitorate le vendite di beni di valore per importi molto rilevanti, riscontrando, contestualmente, consistenti violazioni riguardanti l’omessa segnalazione di operazioni sospette, da parte delle case d’asta, per circa 14 milioni di euro nonché l’utilizzo di numerose transazioni in denaro contante oltre i limiti consentiti, per circa 3 milioni di euro.

Grazie all’ausilio delle banche dati accessibili alla Guardia di Finanza, sono stati incrociati gli acquisti di opere d’arte con le dichiarazioni dei redditi dei clienti e al riguardo, i controlli sulle posizioni risultate incongruenti sono tuttora in corso.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DICHIARAZIONE DI ANTONIO DE CRESCENZO TITOLARE DELLA BABUINO CASA D’ASTE, UNA CASA D’ASTE COINVOLTA IN QUESTO BLITZ

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3 Commenti

  • Sempre riguardo all’articolo sul blitz della GG FF leggo oggi un articolo inserito nelle Vs. News che dimostra come questo blog sia valido.
    In esso il titolare della Casa d’Aste Babuino chiarisce la Sua posizione e mette in risalto un importante aspetto riguardante la SIAE. Tengo presente che non sapevo che tale casa d’aste fosse stata controllata poiché nel Vs. articolo, anche se nella mail di risposta ricevuta mi si dice che al momento dell’edizione dell’articolo nomi non se ne conoscevano,ciò non compariva mentre per altre testate evidentemente era diverso.
    Ciò non vuole assolutamente mettere in dubbio la buona fede della redazione ma bensì uno sprone.
    Auguro altresì buon lavoro alla suddetta casa d’aste sperando possa chiarire del tutto la Sua estraneità a tali contestazioni.

    • Sì Massimo nel lancio della notizia non abbiamo voluto fare nomi perchè la prima velina delle agenzie non era molto chiara e dava informazioni confuse unita ad alcuni nomi. credo che abbiamo seguito la strada giusta poichè le testate che hanno pubblicato tutto -senza verificare- si sono beccate diffide o querele. Noi cerchiamo di costruire un Blog che segua le linee base del buon giornalismo, anche sotto il profilo etico delle notizie. Non vale la pena, per centrare il sensazionalismo, rischiar di rovinare delle persone. L’attività investigativa e giudicante la devono fare persone e organi competenti. Noi dobbiamo informare e (quando ci riusciamo) “formare” nel senso di stimolare la circolazione delle idee. Grazie per essere un ns lettore.

  • Trovo tale articolo “monco” poiché non vengoni riportati i nomi dei colpevoli di tali irregolarità rilevate dalla GG FF . Mi aspetto un ultriore articolo da parte della redazione poiché sono certo che è in possesso di elementi maggiormente chiarificatori.Del resto gli interessati hanno questo spazio per il diritto di repplica.
    Grazie

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