Alla Fondazione Ermitage Italia, venerdì 12 ottobre, verrà presentato il volume “Di là dal fiume e tra gli alberi. Il paesaggio del Rinascimento a Venezia” – curato da Christophe Brouard e Laura de Fuccia – che raccoglie gli atti del convegno internazionale delle giornate di studio della Renaissance Society of America tenutosi il 10 aprile 2010 alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia
e dedicato all’iconografia, il contesto e il gusto per il paesaggio nella pittura veneziana tra il XV e il XVII secolo.
Il lungo lavoro di raccolta degli atti di questo evento ha dato vita ad un volume contente otto saggi che presenta un interessate approfondimento sulle nuove ricerche e analisi di quotati studiosi internazionali
sullo sviluppo del genere paesaggistico nel Rinascimento, sulla fortuna critica di questo soggetto e sulla sua ricezione artistica anche al di là dei vasti territori della Serenissima.
Il volume – pubblicato con il generoso sostegno dell’Association des Historiens de l’Art Italien (AHAI) – contiene testi in inglese, francese e italiano e raccoglie gli interventi di diversi studiosi:
Christophe Brouard e Laura de Fuccia in primis ma anche di Simona Cohen, Véronique Dalmasso, Pascal Dubus, Simone Ferrari, Dagmar Korbacher, Leopoldine Prosperetti.
Le opere dei più grandi pittori del Rinascimento veneziano, come Giovanni Bellini, Giorgione e Tiziano sono studiate e analizzate nei saggi del volume,
ne emerge che nel Rinascimento veneziano la descrizione della natura, quasi idilliaca, fu una delle componenti essenziali di un vasto panorama di dipinti, disegni e incisioni.
I motivi iconografici ispirati alla natura – evocazioni arcadiche che si associano a volte a quelle del sonno e dei sogni – sono analizzati dagli studiosi per le loro implicazioni simboliche,
le suggestioni letterarie o alla luce del contesto sociale e intellettuale del tempo.
Un tema, quello del paesaggio nella pittura veneziana del Rinascimento, reso per altro ancora più attuale dall’importante mostra in corso a Venezia, alle Gallerie dell’Accademia, che
ruota intorno all’eccezionale prestito da parte del Museo Statale Ermitage del grande telero (quasi 4 metri di lunghezza) raffigurante La fuga in Egitto, realizzato da un giovanissimo Tiziano nel 1507 con un innovativo e grandioso sfondo paesaggistico. Il dipinto – ampiamente citato anche dal Vasari – è uscito dalla Russia per la prima volta dopo 250 anni dal suo trasferimento dalla città lagunare e dopo un lunghissimo e importante restauro e la mostra – che propone altri importanti capolavori di confronto di Bellini, Giorgione, Sebastiano del Piombo, Bosch, ecc. – è curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva.
Nel volume – edito da Giorgio Pozzi Editore – particolare interesse è dato, per altro, a un altro capolavoro di Tiziano, il famossissimo “Concert champêtre”, opera emblematica per il genere paesaggistico rinascimentale, soprattutto alla luce delle affascinanti interazioni tra la produzione lagunare e fiamminga nel Cinquecento e del fascino straordinario che la poesia del paesaggio veneto ha esercitato nei secoli successivi.
Oltre a uno dei curatori e autori del volume, Laura de Fuccia, alla conferenza della Fondazione Ermitage Italia di questo venerdì saranno presenti Paola Bassani –
che affiancherà la dott.ssa de Fuccia nella presentazione del libro – Francesca Cappelletti e Stefania Mason.
Ingresso Libero
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