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“Uomini Dentro” in libertà: da San Vittore a San Fedele

Dal workshop alla mostra, il lungo percorso della creatività che entra nelle celle. L’esposizione fotografica sarà allestita dal 23 ottobre al 10 novembre nella centralissima Galleria San Fedele a Milano. Il giorno dell’inaugurazione, ore 18.00, serata-evento presso il foyer: “Oltre le Sbarre”, talk show al femminile sull’importanza del lavoro e dell’arte per il recupero dei detenuti, con la partecipazione Rosita Onofri, stilista della Cooperativa Alice, Paola Di Bello, curatrice della mostra, e la fotoreporter Isabella Balena. Conduce il dibattito la giornalista Rai Antonella Bolelli Ferrera.
Milano, 8 ottobre 2012 – Gli “Uomini Dentro” si rimettono in gioco: dopo gli ottimi riscontri della prima edizione, sta per prendere il via la seconda tappa della mostra fotografica itinerante, promossa e sostenuta da Caldirola Vini, in co-progettazione con la Direzione della Casa Circondariale Milano, il C.T.P. Cavalieri di Milano e l’Accademia delle Belle Arti di Brera – Biennio Specialistico di Fotografia.

L’esposizione è solo il coronamento di un lungo percorso che ha visto svilupparsi una forte sinergia fra studenti e detenuti, impegnati prima in una serie di workshop teorici e pratici sulle basi della fotografia e, successivamente, nella realizzazione di scatti che fossero testimonianza della vita e del lavoro all’interno del carcere. Da questo incontro non casuale, è nata una fotografia cruda ma sincera: scatti in bianco e nero dalla forte valenza simbolica, primi piani senza volto, dettagli di mani a lavoro che ci raccontano un mondo sconosciuto ai più; la macchina fotografica diviene in questo contesto un’affermazione di esistenza per chi, invisibile e rimosso, desidera un’opportunità di riscatto e integrazione attraverso il lavoro e, perché no, attraverso l’arte.

Proprio grazie alla sua intensa connotazione sociale, anche quest’anno il progetto gode del patrocinio del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e del patronato di Regione Lombardia.
Le fotografie, realizzate in maniera co-autorale dagli studenti Gloria Pasotti, Filippo Messina e Carolina Farina e 21 detenuti e detenute, saranno esposte dal 23 ottobre al 10 novembre presso Galleria San Fedele, via Hoepli 3a – Milano, una location prestigiosa che da anni si pone come punto di riferimento per i movimenti artistici giovanili della città. Come per la precedente edizione, l’ingresso sarà gratuito in modo da coinvolgere il maggior numero possibile di visitatori.
Nella serata del 23, alle ore 18.00, si terrà un’incontro/evento tutto al femminile dal titolo “Oltre le Sbarre”: alla breve presentazione del progetto seguirà un dibattito moderato da Antonella Bolelli Ferrera – giornalista Rai e promotrice del Premio Letterario Goliarda Sapienza “Racconti dal Carcere” – che coinvolgerà il pubblico sul ruolo del lavoro e della creatività per il recupero dei detenuti, e su come l’educazione artistica offra un’occasione unica di formazione, in grado di trasformasi “all’esterno” in una vera e propria professionalità. A tal proposito, interverrà la stilista Rosita Onofri che racconterà la sua esperienza, lavorativa ma anche umana, presso la Sartoria di San Vittore, il laboratorio nato nel 1992 per dare uno sbocco professionale alle detenute e divenuto in pochi anni un centro di confezionamento di alto livello. Ospiti inoltre la fotoreporter Isabella Balena, da sempre attiva sulle tematiche sociali, e Paola Di Bello, coordinatrice del biennio specialistico di fotografia all’Accademia delle Belle Arti di Brera e curatrice della mostra.
Al dibattito saranno simbolicamente presenti anche i detenuti che, attraverso la lettura scenica di una loro testimonianza scritta, racconteranno da un punto di vista inedito il duro percorso di riscatto sociale che hanno intrapreso e che passa anche attraverso l’esperienza artistica e comunitaria di “Uomini Dentro”.
Un occasione unica per chi è disposto ad ascoltare, a comprendere e, soprattutto, a osservare: perché la fotografia è oggi strumento irrinunciabile di conoscenza, capace di mettere in relazione universi di per sé inconciliabili. E gli scatti degli “Uomini Dentro” ci rivelano proprio questo: l’interiorità e la sensibilità di uomini e donne che non rinunciano a esser tali, nonostante la loro condizione di reclusi.

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