I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Roma, hanno scoperto un’organizzazione di trafficanti di opere d’arte, denunciando complessivamente 17 persone responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico ed all’esportazione illecita di beni culturali nazionali. Le indagini, svolte in coordinamento con le Procure di Roma, Firenze e Genova, sono state avviate nel 2007, allorquando nel Regno Unito, nella disponibilità di un antiquario londinese, poi denunciato, sono state individuate due rare opere del ‘700 veneziano, illecitamente esportate senza autorizzazione.
Il prosieguo dell’attività ha messo in luce l’esistenza di un’insospettabile rete di professionisti (commercianti di settore, imprenditori, banchieri, restauratori, spedizionieri e funzionari ministeriali) i quali avevano organizzato un florido commercio di opere italiane all’estero. Le attività illecite erano essenzialmente articolate nell’acquisto in Italia di opere d’arte mediante società offshore create ad hoc, nella successiva creazione di falsa documentazione attestante la provenienza estera delle opere al fine di ottenere certificati di libera circolazione per la vendita all’estero ed infine nel trasferimento definitivo delle opere all’estero per la commercializzazione.
Durante le indagini, protrattesi per 5 anni, sono stati individuati 36 dipinti antichi, esportati illecitamente ed appartenenti a private collezioni del Lazio e della Toscana. Di tali beni, 14 (per un valore commerciale di circa quaranta milioni di euro) sono stati già sequestrati in Italia ed all’estero, 5, già rintracciati, sono in attesa di essere sequestrati e 17, che allo stato non sono stati ancora localizzati, sono gravati da decreto di sequestro nazionale ed internazionale.
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