Chi l’ha detto che il collezionismo è una passione per pochi? Per quelli che – portafogli gonfi alla mano – possono permettersi di spendere cifre importanti per acquistare un pezzo d’arte? Ebbene, non è più così. Anche “i poveri” potranno farsi un regalo, basta solo un po’ di gusto, attenzione e un luogo che permetta di far questo. Arriva così a Roma, dal 26 al 28 ottobre, “Affordable art Fair”, la manifestazione nata sulle rive del Tamigi dodici anni fa e dilagata in breve in tutto il mondo, da New York a Bruxelles, da Seattle a Città del Messico. La fiera d’arte a “prezzi accessibili” è divenuta nel tempo un vero e proprio “sistema” di mercato. E i risultati ci sono. Globalmente dal 1999, anno del lancio, un milione di persone hanno visitato una “Affordable art Fair “ acquistando più di 185.000.000€ di opere d’arte.
Ora, arriva per tre giorni l’edizione romana, ospitata negli spazi della Pelanda al museo Macro di Testaccio, che mette in vendita opere d’arte, di alcuni dei più importanti nomi contemporanei, a prezzi che non superano 5mila euro.
Stampe, litografie, fotografie, sculture, quadri, oggetti, tutto quello che finora è stato appannaggio di pochi, potrà tramutarsi in un vanto per molti. Perché se è vero che l’arte è un dono di alcuni, è anche vero che può diventare un bene di tutti.
Cinquanta gallerie internazionali metteranno in mostra, e in vendita, i propri artisti e i loro lavori. Ma “Affordable art Fair” Roma è molto altro ancora. Ci saranno una serie di workshop – da quelli sulla ceramica ai laboratori di pittura e videomaking – , fino al cibo con una serie di appuntamenti gastronomici ideati appositamente per la manifestazione. Un esempio è S(ol)Uzioni Creative, la degustazione esperienziale con oggetti emozionali che da strumento diventeranno mezzo per la fruizione del cibo, per esaltarne il gusto e l’esperienza, il cui design è strettamente legato all’alimento alla sua consistenza e all’effetto sensoriale che deve scatenare. E poi la passione, tra sacro e profano, dove l’assaggio dei cibi vedrà l’uso di oli profumati, nonché spezie, con pani e formaggi offerti su un talamo sensoriale.
Ma non finisce qui, per chi ad “Affordable art Fair” volesse anche scoprire i piccoli e grandi trucchi del settore, potrà prendere parte ai talk, da quello diretto da Marco Delogu – sullo stato dell’arte e della fotografia –, a quello che spiega le mosse giuste per diventare un buon collezionista, grazie ai consigli di Ludovico Pratesi.
Dal 26 al 28 ottobre, Affordable art Fair Roma, Museo Macro Testaccio – La Pelanda, piazza Orazio Giustiniani, Roma. Info: www.affordableartfair.com.