Se c’è una scommessa nella pittura di Mario Corrieri, essa è questa consapevole presa di distanza dal tempo moderno, alla ricerca di un valore non effimero dell’immagine dipinta. C’è un pregio morale in questa riscoperta del paesaggio, in mezzo al crescere del deserto visivo della “civiltà delle immagini”. Duccio Trombadori
L’8 novembre 2012 alle 19,00 all’Enterprise Hotel di Milano inaugura la mostra personale di Mario Corrieri “Il respiro della natura” ed è possibile visitare l’esposizione fino al 20 novembre 2012. Protagonisti i paesaggi di campagna ispirati a spazi reali nel territorio Lombardo, che il pittore ha osservato e filtrato attraverso la propria poetica, attribuendo loro quella luce e quel particolare taglio che contraddistinguono le sue produzioni.
Sono ritratti nei quali, come per i soggetti umani si cerca di indagare l’inconscio, allo stesso modo, in una trasposizione nel paesaggio, il pittore ha voluto far emergere il respiro celato negli elementi della natura.
Chi osserva i paesaggi di campagna di Mario Corrieri capisce che non guarderà più gli ambienti naturali come prima, poichè avrà acquisito una sensibilità nuova.
Biografia
Mario Corrieri nasce a Messina nel 1949. Dopo gli studi superiori al Conservatorio di Milano si dedica per molti anni all’attività musicale. Scopre nella sua giovinezza la passione per la pittura e approda quindi definitivamente alla professione di pittore. Vive e lavora a Milano ma si afferma su tutto il territorio nazionale con la realizzazione di paesaggi di campagna e paesaggi urbani. La campagna ritratta da Mario Corrieri è quella lombarda, sia nell’esplosione di vita primaverile (papaveri, girasoli, distese di lavanda) sia focalizzata nei luoghi dove le risaie, i ruscelli e la vegetazione rigogliosa sono protagonisti. Con il trasferimento in città prendono vita anche i paesaggi urbani, che risentono della passione di Mario Corrieri per la fotografia. Questo ulteriore talento spinge il il pittore a soffermarsi sulle vedute periferiche, sugli scorci illuminati da lampioni o colorati dalla luce crepuscolare della Milano più interessante che Mario Corrieri riporta poi nei suoi quadri. La tecnica di entrambi i paesaggi è olio su tela, così come l’utilizzo di tinte forti e il realismo delle vedute, esaltati in tutta la produzione artistica dell’autore.
Hanno scritto di lui: Duccio Trombadori, Giorgio Seveso, Vittore Castiglioni, Mario Micozzi, Gianfranco Ravasi, Giuliana Scimè.