Il FAI – Fondo Ambiente italiano e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio invitano martedì 4 dicembre 2012, ore 18.00 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano alla conferenza di presentazione della mostra “PIETRO BEMBO e l’invenzione del Rinascimento Capolavori di Bellini, Giorgione, Tiziano, Raffaello” (Padova, Palazzo del Monte di Pietà, 2 febbraio al 19 maggio 2013)
I contenuti della mostra saranno illustrati con immagini delle opere da Guido Beltramini, curatore della mostra. Intervento introduttivo di Marco Magnifico, Vicepresidente del FAI
L’ingresso alla conferenza è libero e non necessita di prenotazione.
La mostra racconta la storia di un uomo, la sua fedeltà a un sogno e ad una passione. L’uomo si chiama Pietro Bembo, e il sogno è vivere d’arte e poesia, contro consuetudini familiari e sociali. La passione è la bellezza: assoluta, senza tempo, cercata nel passato e proiettata nel futuro.
La mostra riunisce insieme le opere straordinarie degli artisti di cui Bembo fu amico, mentore, talvolta complice come Giovanni Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Michelangelo, Jacopo Sansovino, Valerio Belli. Accanto ad esse i capolavori dell’archeologia di cui Bembo si circondò nella sua casa di Padova: la testa di Antinoo, l’arcana Mensa Isiaca proveniente dall’Egitto dei faraoni, l’antichissimo manoscritto di Pindaro, la gemma di Dioscoride appartenuta a Lorenzo il Magnifico. E insieme i più belli esemplari al mondo dei capolavori tipografici che Bembo inventò con l’editore Aldo Manuzio.
Per la prima volta dopo cinquecento anni queste opere eccezionali ritornano a Padova dai grandi musei d’Europa e Stati Uniti. Una parata di capolavori per raccontare una storia, quella non di un semplice collezionista, ma di uno dei registi di quello che oggi chiamiamo Rinascimento.
Per raccontare questa storia, la mostra fa attraversare la vita di Bembo come se si fosse accanto a lui in una macchina del tempo. Il viaggio ha inizio nella Venezia di fine Quattrocento, attraversa la Ferrara dove Bembo amò Lucrezia Borgia, giunge a Urbino e nella Roma dei Papi, per poi tornare a Padova, la città dove scelse di vivere e conservare i propri tesori, nella casa di via Altinate che fu il primo museo del Rinascimento.
Attraverso gli occhi di Bembo si potrà così “assistere” alla nascita del Rinascimento, al sorgere di un’arte italiana costruita sulla classicità antica declinata dal genio di architetti, pittori e scultori. Un’arte che ancora oggi è celebrata nel mondo e che oggi più che mai è da conoscere e difendere.