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La fotografia di Marcel Imsand alla Fondation Martigny‏

Particolarmente intrigante è la mostra Marcel Imsand e la Fondation Pierre Gianadda  che, a sigillo di un lungo rapporto di collaborazione e amicizia del fotografo con Leonard Gianadda, raccoglie una serie di immagini – tutte rigorosamente in bianco e nero – che documentano i vari temi affrontati tra il 1975 e il 1995 da Marcel Imsand, fotografo vallesano nato a Gruyère nel 1929 e residente a Losanna.

Si parte da una carrellata di paesaggi che raccontano una visione molto intima dei luoghi e della natura, di cui il fotografo capta momenti assoluti segnati da una luce che li trasfigura.
Seguono suggestive fotografie di sculture di Alberto Giacometti, riprese proprio alla Fondation Gianadda in occasione della grande mostra ivi presentata nel 1986: l’arte di Giacometti acquista ulteriore suggestioni, suggerite dalla estrema cura posta dal fotografo nel calibrare luci e ombre.

Il ritratto è un altro dei grandi temi di Imsand. Ritratti colti per la strada o nei luoghi più disparati, ma anche immagini di posa eseguiti nel suo studio: sfilano così volti sconosciuti, ma anche grandi personaggi, come Arthur Rubinstein, Duke Ellington e Salvador Dalì. E, a proposito di ritratti, lunga è la sequenza di scatti dedicati nel tempo, dal 1970 al 1995, a Maurice Béjart, ripreso sul palco in occasione di prove o di spettacoli, ma anche nel privato.

Sorprendenti poi le immagini realizzate alla Fondation Gianadda in varie occasioni, fra le quali spicca il grande French-cancan che inaugurò la mostra di Toulouse Lautrec nel 1987 dove l’attenzione del fotografo spazia dai musicisti compresi nell’esecuzione ai dinamismi delle ballerine del Moulin Rouge di Parigi.

La sezione intitolata “Ora et labora” guarda dentro i conventi svizzeri, ma si sofferma con grande sobrietà anche sul lavoro comune, soprattutto quello del contadino che certo, nel suo porsi tra terra e cielo, può essere avvicinato alla preghiera.

Il tema più incisivo della mostra, quello che Marcel Imsand ha vissuto con vera passione, ha come tema “Luigi le berger” (Luigi il pastore). Il fotografo ha seguito per alcuni giorni e alcune notti, negli inverni del 1988, 1989 e 1990, la transumanza del gregge di Luigi Cominelli, un pastore in movimento sulle piane e i boschi del Jura, traendo immagini di grande effetto e di sicura suggestione.

E, per chiudere la mostra, ecco “i vecchi amici”, un omaggio alla vecchiaia e agli splendidi vecchi che vivono nelle terre della Svizzera, raccontati nella vita di tutti i giorni, dentro lo loro semplici case, al tavolo per la colazione o in ozio di fronte al camino.

Imsand, insomma, racconta un mondo, guardando con un occhio a cose e ad atteggiamenti che stanno scomparendo e con l’altro agli avvenimenti e ai personaggi del suo tempo. Sempre con una semplicità estrema, che nasce suo modo pacato e aperto di vivere gli incontri e di rapportarsi agli altri.

La mostra, curata da Jean-Henry Papilloud e Sophia Cantinotti, è presentata fino al 3 marzo negli ampi spazi della Fondation Pierre Gianadda, a Martigny nel Canton Vallese, con apertura quotidiana dalle 10 alle 18.
Il catalogo che l’accompagna riproduce tutte le fotografie esposte. Sono inoltre disponibili in Fondazione i cataloghi delle mostre dedicate in passato a Imsand: Luigi le Berger e Maurice Béjart.

D’origine vallesana, Marcel Imsand nasce a Gruyères nel 1929. Nel 1945 si trasferisce prima a Losanna, poi a Vevey, quindi a Saint Aubin presso Neuchâtel dove lavora da apprendista prima come fornaio, poi come pasticciere e infine come meccanico di precisione, professione questa che esercita fino al 1964, quando decide di stabilirsi a Losanna e di dedicarsi esclusivamente alla fotografia. Numerosi sono i riconoscimenti per il suo lavoro che lo consacrano fra i maggiori fotografi svizzeri contemporanei.

Immagini in alta risoluzione scaricabili dal sito www.uessearte.it

FONDATION PIERRE GIANADDA
Rue du Forum 59 – 1920 Martigny (Svizzera)
Tel.: (+41) 27 722 39 78
Informazioni in Italia: 031.269393
www.gianadda.ch

orari: tutti i giorni: 10 – 18
Catalogo: Fr. 45.– (circa € 37,50)

Il biglietto di ingresso
adulti CHF 18.- € 15,00; terza età: CHF 16.- € 13,50;
famiglie: CHF 38.- € 32,00; bambini oltre 10 anni e studenti: CHF 10.- € 8,50; gruppi: CHF 16.- € 14,00

consente di visitare anche:
► la Collezione Franck ► il Parco delle sculture
► il Museo gallo-romano ► il Museo dell’automobile

Per chi giunge a Martigny in auto dall’Italia attraverso il tunnel del Gran San Bernardo il pedaggio di ritorno in Italia, dietro presentazione della ricevuta di andata e di un biglietto di ingresso alla Fondation Gianadda, è gratuito.

Offerta speciale Ferrovie Svizzere « RailAway » : 20% di sconto sul viaggio in treno, il trasferimento e l’ingresso alla Fondation Pierre Gianadda (prenotazioni biglietti in Italia: telefono 02.67479578).

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