Ci sono opere d’arte che da anni sono nascoste agli occhi del mondo intero. Nulla a che vedere con scoperte o saccheggi, semplicemente sono state comprate. Non tutti i collezionisti però celano avidamente i propri tesori.
Myriam e Amaury de Solages hanno deciso di rendere accessibile a tutti la propria antologia, dando vita alla Maison Particuliere. Da fuori sembra proprio una casa come tutte le altre della Rue du Châtelain a Bruxelles, ma non appena varcate le porte d’ingresso, si entra immediatamente in un mondo fatto di quadri, istallazioni e sofà. Una casa che diventa museo o, forse, un museo che diventa casa.
I lavori degli artisti illuminano le pareti. Ogni ospite passeggia di stanza in stanza e, come in una vera casa privata, non ci sono né didascalie né etichette sui muri. Per gli ospiti più curiosi, Myariam e Amaury hanno messo a disposizione, sui tavolini accanto alle poltrone, alcuni libri che raccontano opere e artisti.
L’ispirazione della Maison Particuliere può essere riassunta in un’unica parola: sharing. Non c’è infatti una collezione permanente, ma tre volte all’anno viene scelto un tema per l’esposizione e quattro collezionisti prestano i propri gioielli d’arte, dando vita a collettive inedite e creative.
Ora la maison ospiterà, fino al 24 marzo, l’esposizione “Sex, money and power”. Tre parole ancor oggi tabù, spesso legate e intrecciate, così come le opere in mostra. Accanto ai pezzi contemporanei delle collezioni di Myariam e Amaury, Estelle e Frances Hervé, Galila, Alain Servais e Kendell Geers, si affiancano i manufatti africani d’epoca precolombiana di Marc Leo Felix.
Soldi, sesso e potere. Tutto ciò che serve a far girare il mondo, direbbe qualcuno. In questo caleidoscopio di forme, colori e provocazioni spicca il dio denaro dell’artista francese Thomas Monin: un teschio completamente ricoperto da pietre e gioielli, dal titolo Lluks. Proprio di fronte, il ritratto di uno degli uomini più potenti al mondo: il presidente degli Stati Uniti d’America. No, non Obama – c’è n’è uno anche suo – ma dell’ex inquilino della Casa Bianca: George Bush. Un collage realizzato con ritagli di riviste pornografiche, che miscela bene due dei temi della mostra. La firma è dell’artista inglese Jonathan Yeo. Per la categoria sesso e provocazione non potevano mancare gli scatti di David LaChapelle, in compagnia di due stelle dello star system: Naomi Campbell travolta da una cascata di latte e Paris Hilton in versione bondage.
Per scoprire tutte le meraviglie della Maison Particuliere, non resta che prendere il primo volo per Bruxelles, sistemarsi comodamente su una poltrona e abitare l’arte!