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La mostra delle atrocità

Quando gli artisti non mettono in mostra se stessi, allora ci sono le mostre evento: tipo i remix di Picasso a Milano e Bruegel a Roma. Mostre confezionate per il grande pubblico da supermarket di un turismo artistico che di artistico non ha nulla.
Davanti ad un quadro bisogna muoversi, non stare in piedi o seduti a guardare.
In questa mostra delle atrocità che è lo show bis delle multinazionali che gestiscono le mostre itineranti perché non tornare ai circhi itineranti?
Torniamo alla vera arte: l’arte mostruosa della vita.
Riportiamo in piazza, sotto un tendone, i “freaks”.
No, non nani e ballerini, ma la vera ultima estrema arte di questi anni: la chirurgia plastica.
Il bisturi ha sostituito il pennello.
E allora mettiamo in piazza la donna con le labbrone, con gli zigomi più alti, con le tette più incredibili.
Chiudiamo tutti dietro una gabbia che si apre solo a gettone: 2 euro per 30 secondi.
Sono sicuro: sarebbe un successo.
Gente in fila e critici entusiasti.
Mentre i musei chiudono, stanno museificando il nostro gusto. L’importante è farci stare seduti.

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  • Quando gli artisti non mettono in mostra se stessi… un turismo artistico che di artistico non ha nulla. QUESTA E’ UNA VECCHIA POLEMICA, MA INTANTO IO VEDO CAPOLAVORI CHE NON POTREI GUSTARE NEI LUOGHI STANZIALI.Davanti ad un quadro bisogna muoversi, non stare in piedi o seduti a guardare IO FACCIO TUTTI E TRE.
    ..IL RESTO SPIEGAMELO MEGLIO..gRAZIE E BUON LAVORO

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