In occasione dell’inaugurazione – giovedì 28 febbraio 2013 alle ore 18.30 – della prima personale italiana dell’artista catalano Claudi Casanovas, Officine Saffi Ceramic Arts Gallery di Milano, centro di riferimento culturale per il mondo ceramico, ospita lo chef del Grand Hotel Villa Serbelloni, Ettore Bocchia.
Lo chef metterà in relazione le tecniche sperimentali dell’artista catalano, che attraverso l’uso di metodi sofisticati – come il congelamento in grandi celle frigorifere di veri e propri blocchi di argilla – dà vita a sculture e concrezioni terrose che simulano delle formazioni geologiche naturali, con quelle altrettanto innovative della cucina molecolare, creando un menù ad hoc che riprende i colori e le spugnosità delle opere in mostra. Un raffinato connubio tra due mondi, quello di Claudi Casanovas, artista della terra, e quello di Ettore Bocchia, artista del cibo.
Sarà inoltre possibile degustare il caffè Panama Fuego Cinco Estrellas, prodotto dall’azienda Torrefazione Lady Cafè utilizzando la tecnica d’infusione giapponese Halogen Beam Heater, e indossare un piccolo bracciale di cotone naturale dove verrà nebulizzata un’essenza di tabacco e caffè realizzata da Hilde Soliani profumi.
Ingresso su invito
Ettore Bocchia: Executive Chef del Grand Hotel Villa Serbelloni e consulente Costa Crociere, è lo chef fondatore della Cucina Molecolare Italiana. Crea infatti nel 2002 con la collaborazione di Davide Cassi, un menù che esalta particolarmente sapori e consistenze grazie a tecniche e ricette nuove, applicando teorie scientifiche. Nascono la Pasta alla lecitina di soia, che offre il piacere della pasta fresca all’uovo senza controindicazioni per chi ha problemi di colesterolo; il rombo fritto in una miscela di zuccheri fusi la cui viscosità preserva succhi ed aromi del pesce lasciandoli inalterati; il gelato raffreddato con azoto liquido, che permette di assaporare dal primo all’ultimo cucchiaino perché non congela la bocca, senza dover far uso di anti-congelanti, purtroppo molto diffusi. A base di ingredienti rigorosamente naturali, la sua cucina viene richiesta in tutto il mondo, dai comitati scientifici più prestigiosi come il Festival della scienza di Genova, il Physics on Stage di Estec, o più recentemente il CERN di Ginevra. Le sue conoscenze vengono anche sfruttate da imprese alimentari per ottimizzare gusto e texture di alcuni prodotti. Inoltre, per le sue conoscenze di organizzazione del lavoro in cucina e della concezione di cucine efficienti è richiesto da Ikea per un seminario. Collabora con l’Università di Ferrara e pubblica con Vincenzo Brandolini (professore di Chimica Alimentare) una serie inedita di applicazioni dell’inulina in cucina.
Claudi Casanovas è nato a Barcellona nel 1956. Dopo un’iniziale formazione teatrale, influenzato dal nonno paterno, scultore, e da quello materno, laccatore, si avvicina al mondo della ceramica frequentando lo studio del maestro Marià Oliveras e la scuola municipale di Belle Arti di Olot dove si trasferisce con la famiglia 1959. Continua poi la sua formazione nello studio dell’artista Joan Carrillo e successivamente in quello di Jaume Told e Kim Montsalvatge. Nel 1976 partecipa alla fondazione della Cooperative Coure, gruppo che organizza, tra le altre attività, “Estate Giappone 86” uno scambio di residenza con alcuni ceramisti giapponesi. In tale occasione conosce Rioji Koie con il quale mantiene nel corso della sua carriera una stretta relazione professionale. Nel 1992 ottiene il primo premio al concorso internazionale di Mino, in Giappone, e nel 2004 realizza su incarico del comune di Olot il monumento “Ai caduti” in memoria delle vittime del franchismo. Ha esposto in numerosi musei del mondo, tra cui il Museo Romano di Nyon in Svizzera e il Museo d’Arte Contemporanea di Oostende in Belgio, e dal 1988 le sue opere vengono presentate regolarmente alla Galleria Besson di Londra.