Le beghe di condominio si ripercuotono sull’interesse della città.
Che motivo reale c’era di licenziare Boeri?
Spese troppo alte per una mostra? Consulenze d’oro? “Scarsa presenza in conferenze stampa”? La famosa deroga sulle norme di sicurezza di un concerto all’OCA?? Ma per favore. Un sacco di scuse accampate qua e là quando il problema era ed è sempre stato uno: troppo forte la figura di Boeri in giunta a differenza dei vari Maran & co., troppa libertà e indipendenza poco tollerata dagli uffici di Palazzo Marino.
Non vedevan l’ora di cacciarlo via con l’appoggio complice di quel PD stantio-istituzionale alla Martina e alla Cornelli, quella parte di Partito Demoratico ancora arroccata alla vecchia politica, causa dell’ennesima sconfitta elettorale in Lombardia.
Intanto Boeri se ne va lasciando un meritorio progetto a lungo termine a metà. Con un budget risicato, facendo leva sui privati e grazie alle numerose collaborazioni con varie istituzioni, era comunque riuscito a mantenere un dignitoso livello di proposte in città (in proporzione alla limitate possibilità economiche concesse). Qualcosa certo gli si potrà anche contestare ma in fondo che piaccia o meno un progetto prendeva forma.
Qualcosa si muoveva: nuove sistemazioni per la Pietà Rondanini e il Quarto Stato, la Via dell’Arte, lo sviluppo delle Officine Creative Ansaldo (una delle risposte concrete alle esigenze di nuovi spazi culturali metropolitani), la rassegna di Book City, le diverse iniziative ed esposizioni gratuite fatte coi gioielli di casa come il Bramantino o i disegni del Fondo Peterzano, e la conseguente valorizzazione del Castello Sforzesco.
Così va a casa Boeri e dopo Tabacci (che se ne stava tranquillo al Bilancio col doppio incarico ma non ha mai turbato gli animi di nessuno), il nuovo rimpasto porta in Giunta Francesca Balzani al Bilancio, Filippo Dal Corno (ormai ex Presidente della Fondazione Milano) alla Cultura e la Maria Carmela Rozza (colei che invocò i manganelli contro MACAO, che criticò il registro delle coppie di fatto, che polemizzò sulla commissione antimafia di Dalla Chiesa e che definì i campi rom e i mercati dell’est una “discarica sociale”) promossa ai Lavori Pubblici.
Visto i meriti della promozione perché non dare a lei la Cultura?
In bocca al lupo!
Luca Zuccala
12 Commenti
AVEVA STRARAGIONE ZUCCALA!!!!!!!!!!!!!!!! E lo dico io che Pisapia mi piace assai.
alla fine aveva ragione luca. Signor bernardeschi si informi e legga i quotidiani cosi sara’ meno arrabbiato con il mondo. Sia piu’ lucido la prossima volta.FF
vai tutto ok… la reazione é tale che hai centrato il problema…. faceva gola la cultura? ansimavano nel volerla possedere.. ora che la grande ombra è tolta.. LUCE FU
Luca complimenti hai colpito nel segno… Quanti incarogniti dai denti aguzzi aspettavano questo momento.. molti di lor signori han ferite putride e i commenti sono da febbre alta…. suscettibili lor signori!!!! a quando questi puritani dell’immagine i loro dentini aguzzi li useranno per carni ben frollite al gusto dei vari Tabacci e Rozza? mai!!! conniventi? SI
mi trovo spiazzata sia da scrive che da chi risponde: prima di parlare di beghe di condominio e possibili motivazioni causa dell’allontamento, queste andrebbero chieste al sindaco che, a sua volta, deve dare risposte chiare e circostanziate; un assessore non va bene o male perchè è “simpatico” o “stronzo e antipatico”, ma perchè sa fare il suo lavoro, fa proposte concrete e attuabili e le condivide. Tocca quindi approfondire, nè l’articolo nè chi risponde aiutano in questo.
un tremendo autogol della giunta
Diciamoci la verità.cos’altro avrebbe potuto fare di più il signor boeri?siate onesti.
Mi sembra che il signor bernardeschi si sia svegliato proprio male stamattina.quelle che sostiene è falso e insulta una persona ingiustamente CACCIATA per futili motivazioni.marco.
Io sono d’accordo con ciò che è stato scritto nell’articolo. Stefano Boeri stava lavorando bene e cacciarlo è stata solo “una bega di condominio – che si protraeva da anni tra lui e il Sindaco – che si è ripercosso contro l’interesse della città”.
la mia opinione: tu dici: “troppo forte le sua figura” io dico che è solo uno stronzo antipatico. tu elenchi la trafila dei suoi straordinari meriti, io mi domando, cosa altro dovrebbe fare un assessore alla cultura, se non ciò che tu enumeri (so che a livello nazionale siamo abituati molto peggio, ma non è una buona ragione per iper-incensare il normale lavoro che fanno, quando lo fanno!) concetto che mi sembra riprendi tristemente nel finale, in cui l’unico messaggio che mi arriva è: i nuovi che hanno messo sono decisamente peggio di Boeri, che quindi poteva starsene dove stava…insomma, da quando sei diventato così entusiasta del “MENO PEGGIO”?? ultima cosa: mi pare che le beghe di condominio che vanno a scapito del popolino, siano l’essenza della politica italiana, sin dalla notte dei tempi…ovviamente non è un buon motivo per farsi andare bene la cosa, ma ecco, non mi sembra questa grande e scandalosa novità….
io spero lo legga il nostro amato Stefano e si faccia un esamino di coscienza, così magari scopre che una delle prima doti di un politico che pretende di essere di “sinistra” deve necessariamente essere la cordialità e la capacità di arrivare positivamente al cuore e alla mente delle persone (faccia un corso di aggiornamento insieme a Renzi!) e che comportarsi da Mick Jagger dei poveri di sicuro non aiuta …ma in effetti la batosta subita alle primarie è tutta lì a dimostrare e sostenere le mie parole…ovviamente io sto ora parlando solo di immagine e non di fatti concreti, ma sappiamo tutti quanto sia importante lavorare sull’immagine, soprattutto per un politico o presunto tale!
Caro Stefano, mi permetto di farle notare la banalità e la mancanza di fondamento che caratterizzano i suoi commenti. Non ha citato alcun fatto concreto, alcuna situazione o evento oggettivo. Credo che limitarsi a giudicare sostenendo che le colpe dell’ex-assessore siano di essere “stronzo e antipatico” e il “Mick Jagger dei poveri” sia, oltre che inutile, quasi ridicolo e imbarazzante ( e non credo che l’essere stronzi sia configurabile come “giusta causa” di licenziamento) . Per quanto riguarda l’operato di Boeri, credo che riuscire a fare l’ordinario con i (pochi) fondi concessi alla cultura, considerata la media della politica italiana, sia più che apprezzabile. Non mi intrometto ulteriormente nella questione, mi limito a complimentarmi con luca per l’ottimo articolo.