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Vincitore Infopoint Expo Milano

Un luogo cui rivolgersi per ricevere informazioni. Un punto di incontro in cui trovarsi per partecipare a eventi o per scoprire le novità e le curiosità che riguardano l’Esposizione Universale. Nasce il primo Infopoint di Expo Milano 2015. Il progetto, che verrà realizzato in Largo Cairoli (via Beltrami), è presentato oggi alla Triennale di Milano.

Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, Claudio De Albertis, Presidente della Triennale di Milano, e Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. annunciano il vincitore del concorso a inviti per la progettazione del padiglione installazione temporaneo Infopoint 2015.

In vista del più importante appuntamento culturale e internazionale che l’Italia ospiterà nei prossimi anni, la Triennale di Milano, su incarico di Expo 2015 S.p.A., ha invitato 48 studi di architettura a presentare un progetto.

I requisiti del progetto erano i seguenti:

–       essere temporaneo

–       realizzabile in 4 mesi entro 30 novembre 2013

–       con un budget di 3.500.000,00 IVA e spese tecniche escluse

Sono pervenuti 25 progetti.

Le proposte sono state valutate da una giuria composta da Claudio De Albertis, Presidente della Triennale di Milano, Alberto Artioli, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici, Ferruccio de Bortoli, Direttore del Corriere della Sera, Elio Fiorucci, Stilista, Vittorio Gregotti, Architetto, Daniela Volpi, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano, e Giuseppe Sala,

Amministratore Delegato Expo 2015 S.p.A.

Il progetto vincitore è Expo Gate progettato da Scandurrastudio di Alessandro Scandurra.

Motivazione della Giuria

Il progetto risponde al programma richiesto dal Bando di concorso con una soluzione spaziale articolata in una piazza centrale e due padiglioni “a casello” laterali, che bene si inserisce nel contesto urbano creando una forte continuità con lo spazio pubblico della città.

La Giuria apprezza il carattere fortemente iconico della proposta, in grado di dialogare con il sistema monumentale del Castello senza però sopraffarlo grazie all’articolazione dei volumi che consente visibilità alla torre filaretiana e all’utilizzo di materiali trasparenti .

Le scelte costruttive, basate su un sistema semplice realizzato con tecnologie elementari, assicurano una realizzazione entro i tempi richiesti dal bando, costi ridotti, inferiori ai massimali indicati, e una agevole riconversione.

L’estrema adattabilità degli spazi grazie alla piazza centrale e alle piante libere dei padiglioni, riconfigurabili secondo necessità, consentono una adeguata erogazione dei servizi richiesti.

Flessibile ed efficace viene infine valutata l’attitudine comunicativa del dispositivo informativo.

Estratto dalla relazione di progetto di Scandurrastudio

È un luogo in cui lo scandire dei giorni che mancano all’evento di apertura diventa occasione per parlare di crescita ed evoluzione. Il calendario delle manifestazioni, il periodico mutare dello spazio e delle strutture preludono, alla vitalità di Expo 2015.

Il progetto propone una piastra aperta, il suolo libero è caratterizzato da una piazza centrale e due padiglioni a “casello” laterali. Una porta di accesso a Expo.

Expo si annuncia al mondo, con un dispositivo che costruisce spazio e luoghi, trasformabile e adattabile senza che questo perda la propria forte identità.

Le strutture all’esterno sono pensate per poter accogliere diversi tipi di comunicazione, immagini, stendardi, bandiere, grafica luminosa possono trasformarsi periodicamente o costruire una temporalità connotandosi diversamente nel tempo.

Questo dispositivo sarà in continuo mutamento, le funzioni all’interno dei padiglioni saranno stabilite dando una gerarchia agli spazi. Al centro dei due padiglioni, uno spazio vuoto sarà il luogo dell’informazione più diretto.

L’opera intende confermare l’impianto urbano ottocentesco e richiamare in maniera evidente il sistema puntiforme di piccole architetture monumentali presenti a partire dal Castello e attorno al parco Sempione che da sempre ha avuto vocazione espositiva. L’opera vuole confermare quel sistema assiale di spazi pubblici che dal Duomo attraverso il passaggio tra la Loggia dei Mercanti e il palazzo della Ragione e poi lungo via Dante porta sino all’Arco della Pace sulla traiettoria della statale del Sempione.

Una porta di accesso a Expo che è luogo fisico e di informazione.

La flessibilità e la trasparenza dell’opera individua la possibilità di nuovi e più diretti sistemi di comunicazione e allestimento, due grandi vele schermo saranno il supporto per continue trasmissioni di informazione in tempo reale, il vuoto al centro dell’opera, la piazza supportata dagli esterni dei due padiglioni e la pianta libera rendono estremamente adattabile l’utilizzo degli spazi proposti.

Le attività ospitate all’interno dei padiglioni sono divise dallo spazio pubblico esterno da vetrate che le lasciano visibili.

Una grande macchina di comunicazione in movimento che sarà costantemente accesa da attività e da immagini e informazioni.

L’opera sarà realizzata secondo principi di leggerezza, trasparenza, modularità, caratteristiche che portano a perseguire un linguaggio di grandi volumi reticolari e aerei. Un’estetica della leggerezza che richiama le strutture di Eiffel e le successive ricerche sull’espressività della leggerezza non solo delle forme ma anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.

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