PARIGI, 9 aprile 2012 – E’ una folla discreta ed elegante quella che alle 4 in punto di oggi pomeriggio, sotto una pioggia assai poco primaverile, si è messa in coda per entrare alla preview del Salon du Dessin al Palais Brongniart in Place de la Bourse.
Giunto alla sua ventiduesima edizione, il più esclusivo e raffinato appuntamento collezionistico per gli amanti di grafica, accoglie anche quest’anno un pubblico di specialisti da tutto il mondo. Perché, non c’è dubbio, il collezionismo di disegni antichi e moderni è una nicchia che non ha confini. Ma è altrettanto vero che l’ombelico del mondo di questo settore resta pur sempre Parigi. Venti gli espositori francesi sui 39 totali, non certo perché si tratta di una fiera di livello locale, ma perché nasce qui, un paio di secoli fa, l’idea di intendere un foglio d’artista non solo funzionale a un’opera “in grande”, ma come opera d’arte essa stessa, e quindi oggetto da collezionare.
L’Italia è in ritardo anni luce in questo settore. Un ritardo che forse non si arriverà mai a recuperare. Non è un caso se sono solo due su 39 gli espositori del Nostro Paese: l’esordiente Galleria Continua e Lapiccirella e Antonacci Fine Art, che invece sono al loro quarto Salon.
Galleria Continua, dopo la storica sede di San Gimignano che ha più di vent’anni, ha aperto nel 2007 una filiale francese, a Boissy-le-Chatel a un’ora circa da Parigi. Dalla suggestiva location di una vecchia fabbrica dell’Ile-de-France giungono una selezione di fogli di artisti contemporanei, tra cui Nedko Solakov, artista bulgaro del 1957, e Jorge Makki, classe 1963, di Buenos Aires.
Assia più tradizionale la proposta della galleria romana di Damiano Lapiccirella e Francesca Antonacci che dopo il soddisfacente esordio di quest’anno a Maastricht arrivano a Parigi con una bella selezione di fogli non solo italiani. Tra i top lots va segnalato il pastello di Silvestro Lega: una Ragazza da 300.000 euro. Ma di interesse internazionale è piuttosto lo studio per una figura femminile dell’inglese Edward Burne-Jones, del valore di 100.000 euro, di cui segnala l’esistenza il sito del Victoria & Albert Museum di Londra.
Tutto italiano anche lo stand della galleria Pandora di New York, non solo perché, a dispetto del nome, è italianissimo Christian Lapeyre, socio di Lester Carissimi e Jane Mac Avock. Solo artisti nostrani: dalla miniatura del genovese Giovanni Battista Castello, che costa 27.000 euro , al disegno con Uccelli del Parmigianino, che ne costa 75.000. Anche il francese Jacques Courtois va inteso come presenza italiana, visto che il bel foglio offerto da Pandora è uno studio per la tela che il pittore francese realizzò a Roma e si trova oggi alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini.
Tra le chicche degli altri espositori va segnalato un importante olio su carta applicato su tela del milanese Giulio Cesare Procaccini. Si tratta di una Maddalena del 1620 circa, in tutto e per tutto da intendersi più come quadro che come disegno, ma con le carte in regola per presenziare al Salon, visto che il supporto è pur sempre la carta. La galleria Arnoldi-Livie di Monaco di Baviera chiede per il dipinto 180.000 euro. Stessa cifra per il Picasso dello spagnolo Artur Ramon di Barcellona, esposto accanto a un curioso foglio di Mirò da 75.000 euro. Singolare che l’artista catalano si sia preoccupato di indicare sul verso che per tracciare quei pochi segni di inchiostro e colore abbia impegnato ben tre anni, dal 1973 al 1976.
Prezzi sostenuti un po’ presso tutti gli stand. Ma qualche bollino rosso lo si è visto già dopo le prime ore. Che la pioggia di una primavera inesistente anche a Parigi sia di buon auspicio per questa edizione del Salon? Vernice bagnata o meno, è difficile che una fiera di questo livello possa deludere venditori e compratori. Finora non è mai successo.
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Informazioni utili:
10 – 15 aprile 2013
Palais de la Bourse
Palais Brongniart
Place de la Bourse
75002 Paris