Con questo 33° programma della Stagione sinfonica, laVerdi rende omaggio a Richard Wagner, che quest’anno condivide con Giuseppe Verdi le celebrazioni per il bicentenario della nascita (nacque infatti a Lipsia il 22 maggio del 1813); e lo fa ritrovando sul podio dell’Auditorium il suo direttore musicale, la Signora Zhang Xian, rientrata a Milano da un’applauditissima trasferta in Australia.
Il mostro sacro del Romanticismo tedesco sarà affiancato da un suo contemporaneo di eguale stampo mitteleuropeo ma di tutt’altre caratteristiche: quell’ungherese di nome Franz Liszt, di due anni più vecchio di Wagner, che con impareggiabile virtuosismo rivoluzionò la tecnica pianistica.
Guest Star de laVerdi il pianista Paolo Restani, classe 1967, talento precoce che a soli 12 anni diede il suo primo recital.
Appuntamento dunque giovedì 2 (ore 20.30), venerdì 3 (ore 20.00) e domenica 5 maggio (ore 16.00), all’Auditorium di largo Mahler (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).
Il programma vedrà in successione le esecuzioni da Lohengrin, Preludio atto I (Wagner); Concerto n. 2 il La maggiore per pianoforte e orchestra (Liszt), Paolo Restani al pianoforte; Rienzi, Ouverture (Wagner); Die Meistersinger, Ouverture (Wagner); infine, ancora da Lohengrin, Preludio atto III.
Giovedì 2 maggio ore 18.30
Conferenza
Wagner nella Milano musicale dell’800
Relatori Enzo Beacco e Laura Nicora
Ingresso libero
Programma
Nel primo Preludio del Lohengrin, opera romantica in tre atti scritta tra il 1845 e il 1848 e rappresentata per la prima volta a Weimar, sotto la direzione di Franz Liszt, il 28 agosto 1850, Wagner intende rappresentare la miracolosa ascesa del Graal, accompagnato dagli angeli, verso il mondo degli eletti, i cavalieri della santa reliquia. Sin dalle prime battute, con i violini divisi in otto parti, si delinea l’atmosfera celestiale che pervade interamente il programma wagneriano. La scrittura, di sublime magistero strumentale, trascorre da una trasparenza quasi cameristica alle sonorità più eroiche e gloriose.
Come quella del n.1 anche la partitura del Concerto n.2 impegnò assai a lungo Liszt. Completata in una prima versione nel 1839, fu poi oggetto di svariati rifacimenti tra il 1849 e il 1861. In una versione prossima alla definitiva, fu eseguita per la prima volta a Weimar il 7 gennaio 1857, sotto la guida dell’autore, con l’interpretazione pianistica di Hans Bronsart von Schellendorf, uno dei suoi allievi più dotati, al quale è dedicata la prima edizione a stampa (1863). Più libero e ambiguo del Concerto n.1 per quanto riguarda lo schema formale d’insieme, il Concerto n.2 riprende tuttavia l’impianto ciclico, caratterizzato dall’ininterrotta successione dei due tempi e dalla permanente metamorfosi tematica. Il gesto compositivo, invece, da esibito e brillante si fa lirico e quasi trasognato, avvalendosi in ciò dal potere di suggestione di un decorativismo melodico, da qualche studioso persino accostato al modello belcantistico. E’ questo il pregio di una partitura che sostanzialmente osserva la forma complessiva di un primo tempo di concerto con inserito l’adagio tradizionale (indicato come Allegro moderato), che ne interrompe lo sviluppo prima che sia ripreso con l’Allegro deciso.
Composta da Wagner nell’autunno del 1840, dopo che tutti i cinque atti della partitura del Rienzi, der letzte der Tribunen (Rienzi, l’ultimo dei tribuni) erano già terminati, l’Ouverture dell’opera riassume i momenti culminanti del dramma: dalle tormentate aspirazioni del protagonista, il tribuno del popolo romano Cola di Rienzo, sino al suo sacrificio tra le fiamme del Campidoglio, vittima degli intrighi e della corruzione dei suoi concittadini. L’influenza del grand-opéra, e in particolare di Spontini, è qui ancora evidente, ma l’Ouverture (la pagina più celebre di tutta la partitura), pur nella magniloquenza di certi passaggi, presenta nel suo vasto impianto sinfonico uno sviluppo melodico di grande arditezza. La nobiltà delle frasi, l’irruenza dello strumentale contengono già gran parte di quegli elementi che caratterizzeranno l’opera wagneriana della maturità. L’Ouverture fu eseguita per la prima volta, insieme con l’intero “dramma musicale”, il 20 ottobre 1842, al Teatro Reale di Dresda, sotto la direzione di K. Reiffiger.
Nel novembre 1861, Wagner trascorre ore particolarmente angosciose: è recente lo scandalo parigino del Tannhäuser, mentre i progetti di un allestimento a Vienna del Tristano stanno fallendo per gli intrighi dell’ambiente musicale cittadino. Durante un breve soggiorno a Venezia, il compositore contempla l’Assunta di Tiziano e sente improvvisamente rinascere l’antica energia creativa, come egli stesso racconta nell’Autobiografia. Vede così la luce l’opera in tre atti Die Meistersinger von Nürnberg. L’Ouverture, compasta nella primavera del 1862, viene eseguita per la prima volta al Gewandhaus di Lipsia l’1 novembre dello stesso anno, sotto la direzione dell’autore. La struttura di questa pagina è simile a quella della forma-sonata, con un ampio sviluppo tematico che presenta in rapida sintesi i principali accadimenti dell’opera. Tema principale è quello della solenne processione dei Maestri, che incornicia l’appassionato canto di Walther von Stolzing e la gioiosità festiva del popolo di Norimberga. La prima rappresentazione dell’opera ebbe luogo al Teatro di Corte di Monaco, il 21 giugno 1868.
Il Preludio dell’ultimo atto del Lohengrin introduce festosamente il corteo che accompagna Lohengrin ad Elsa di Brabante al talamo nuziale. Di forma tripartita, questa pagina presenta nella parte centrale un episodio più teneramente lirico, per riesplodere poi nel tema gioioso e vigoroso dell’inizio, che rappresenta il magnifico tumulto della festa nuziale.
Biografie
Nel 2012-2013 Zhang Xian è Direttore Musicale de laVerdi (Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi) per la quarta stagione consecutiva, carica recentemente confermata fino alla
stagione 2014-2015. Zhang Xian è inoltre Direttore Artistico della NJO/Dutch Orchestra e dell’Ensemble Academy, con cui ha tenuto il suo primo corso estivo nell’agosto 2011.
Prima di tale incarico, è stata Direttore Associato della New York Philharmonic (prima titolare della
Arturo Toscanini Chair) per tre anni, dopo esserne stata Direttore Assistente.
Sempre più richiesta come direttore ospite in Europa, tra i suoi futuri impegni ricordiamo le esibizioni con i Wiener Symphoniker, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, così come con la London Symphony, Oslo Philharmonic, Royal Stockholm Philharmonic, BBC Scottish Symphony e Gothenburg Symphony Orchestra. Inoltre tornerà a dirigere la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam nel 2013-2014. Nonostante ora abiti di base proprio a Milano, mantiene rapporti continui e continuativi con il Nord America. Gli impegni della scorsa stagione negli Stati Uniti hanno incluso, tra l’altro, la National Symphony Orchestra di Washington e la Chicago Symphony Orchestra, mentre il calendario della presente e della futura stagione prevede esibizioni con le orchestre sinfoniche di New Jersey, Cincinnati, Pittsburgh, Seattle, Atlanta e Indianapolis. Significativo è il un forte legame con l’orchestra della Juilliard School e di recente ha presentato la prima mondiale di un nuovo lavoro di Augusta Read Thomas al Lincoln Center di New York City. Come direttore d’opera, Zhang Xian ha fatto un sensazionale debutto con La bohème per la English National Opera nella primavera 2007, dove ritornerà nella Stagione 2013-2014. Ha diretto Turandot a Beijing nel maggio 2009. Ha debuttato con la De Nederlandse Opera nel gennaio 2012 in una rappresentazione con due opere e la regia di Robert Lepage: Renard e Le Rossignol di Stravinskij e ha diretto Turandot allo Schleswig Holstein Festival nell’estate 2012. Impegni futuri includono il suo debutto al Teatro alla Scala nella Stagione 2013-14. Zhang Xian ha promosso compositori cinesi, in particolare le opere di Chen Yi (tra cui Momentum). Nel maggio 2008 ha completato un grande tour della Cina con sei concerti con l’Orchestra della Juilliard School, tour durante il quale Ge Xu di Chen Yi è stato rappresentato a Shanghai, Beijing e Suzhou. Ha anche diretto Fanfare di Huang Ruo con la New York Philharmonic. Ha fatto ritorno in Cina nell’aprile 2012 per dirigere la China Philharmonic e la Guanghzhou Symphony. Nata a Dandong in Cina, Zhang Xian ha debuttato professionalmente a vent’anni con Le nozze di Figaro alla Central Opera House di Beijing. Si è formata al Conservatorio Centrale di Beijing, ottenendo sia la Laurea sia il Master of Music; in seguito, ha insegnato direzione d’orchestra, prima di trasferirsi negli Stati Uniti nel 1998. La vittoria al Maazel/Vilar Conducting competition nel 2002 ha definitivamente lanciato la sua carriera internazionale.
Il prossimo settembre sarà – sempre con laVerdi – sul podio della Royal Albert Hall di Londra, in occasione dei Proms della BBC.
Paolo Restani, nato nel 1967, ha studiato pianoforte con Vincenzo Vitale, Gerhard Oppitz, Peter Lang e composizione con Bruno Bettinelli e Paolo Arcà. Talento precoce, ha dato il suo primo recital a 12 anni. A soli 16 anni è invitato dal grande direttore artistico Francesco Siciliani a debuttare all’Accademia Nazionale di S. Cecilia a Roma dove ottiene uno straordinario successo; immediatamente seguono scritture presso i maggiori teatri italiani. In oltre 25 anni di carriera ha dato concerti nei più importanti centri musicali del mondo, esibendosicon le principali orchestre del pianeta e collaborando con i maggiori direttori. La padronanza tecnica e la profondità di lettura tese a rendere trasparente e percepibile ogni minimo dettaglio di scrittura, ne fanno un interprete eccelso, soprattutto nel repertorio romantico, dove il suo virtuosismo richiama inevitabilmente alla memoria i più grandi nomi della tradizione pianistica. Nel Giugno 2004 il debutto con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti (Concerto nr. 2 di Liszt) viene accolto con unanimi ed entusiastici consensi. Ancora con la direzione di Muti, nel 2008, è solista nella produzione sinfonica di Lélio ou Le Retour à la vie op. 14b di Berlioz, accanto a Gérard Depardieu (voce recitante), Mario Zeffìri (tenore), l’Orchestra Luigi Cherubini, l’Orchestra Giovanile Italiana, il Konzertvereinigung Wiener Staatsopernchor.
Il 7 maggio del 2011 ha tenuto un recital all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, in collaborazione con Universal Music Italia.
Nel 2005, in occasione della sua quarta tournée in Sud-America, viene insignito del “Premio della Critica Argentina” quale migliore interprete dell’anno per la musica classica.
Musicista versatile, testimone dell’integrazione possibile tra le diverse forme d’arte, è co-protagonista in produzioni teatrali che lo vedono al fianco Carla Fracci, Sylvie Guillelme, Laurent Hilaire, Enrico Maria Salerno, Simona Marchini, Gottfried Wagner.
Dal 2007 ha consolidato il sodalizio artistico con Chiara Muti: vengono realizzate tre opere originali di teatro-musica sulla vita di Mozart, sul rapporto Wagner-Ludwig II, su Rachmaninov-Gogol. Il suo repertorio spazia da Bach ai contemporanei con una predilezione per i grandi cicli dei capolavori del Romanticismo e del ‘900. Dalla collaborazione con Michael Nyman è nata la prima esecuzione italiana di The Piano Concerto per pianoforte e orchestra, tratto dalla colonna sonora del film premio Oscar Lezioni di Piano di Jane Campion.
Nel 2008 ha firmato un contratto con Decca (Universal) pubblicando “Amazing Piano”, un cd dedicato a brani pianistici per la sola mano sinistra di Skriabin, Saint-Saëns, Bartok, Liszt, Brahms, Godowski, Sancan. L’anno successivo è uscito il primo volume dell’integrale delle variazioni per pianoforte solo di Johannes Brahms, completata con un secondo CD nel 2011.
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: da martedì a domenica 14.30 – 19.00)
Date concerti
Giovedì 2 maggio 2013, ore 20.30
Venerdì 3 maggio 2013, ore 20.00
Domenica 5 maggio 2013, ore 16.00
Biglietti
Euro 31,00/23,5018,00/13,00
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Ufficio Stampa
Massimo Colombo
Tel. +39 02 83389.329 – + 39 393 5285464
massimo.colombo@laverdi.org, www.laverdi.org