E’ forse uno degli oggetti d’arredo più famosi del mondo, ma il divano in quello che fu lo studio di Sigmund Freud (1856-1939) è ormai cadente sotto il peso di più di un secolo di interpretazioni di sogni, paure, traumi e fobie.
Cosi il Freud Museum di Londra, che ha sede in quella che fu la casa del padre della psicoanalisi, ha lanciato un appello per raccogliere fondi per restaurare il divano in cui si stendevano i pazienti in terapia.
Alba Kemp, direttore del museo londinese, si augura, come ha riferito la stampa britannica, che qualche mecenate, magari appassionato di arredamento, oppure qualche azienda di design, possa sponsorizzare il restauro del ‘lettino’: del resto la cifra necessaria per l’intervento non è eccessiva, aggirandosi sulle 5.000 sterline (circa 5.100 euro). Sigmund Freud portò da Vienna il celebre divano a Londra, quando nel 1938 fu costretto ad emigrare a causa dell’annessione dell’Austria al Terzo Reich. Freud prese casa nel famoso quartiere residenziale di Hampstead nella zona di Camden, trasformata in seguito dalla figlia Anna in un museo in memoria del padre. La storia vuole che il divano coperto da un tappeto persiano, descritto dai pazienti come estremamente confortevole, sia stato usato per la prima volta nel 1890 da Madame Benvenisti.
L’appello per restaurare il sofà è stato lanciato dal Freud Museum in occasione del 157/esimo compleanno del teorico dell’inconscio. Sotto i tappeti orientali e i cuscini, la tappezzeria del divano è cadente e in più punti scucita. Alba Kemp ha spiegato che il divano è troppo prezioso per lasciare l’edificio, così si spera di impiegare un esperto nel museo per portare a termine l’intervento entro la fine dell’anno. “Molte persone visitano il museo di Freud come in una sorta di pellegrinaggio e il divano è l’oggetto che i più associano allo psicoanalista: forse è l’oggetto di arredo più famoso del mondo’‘, ha commentato Kemp.