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Milan e Inter ’63 in mostra a Milano. La mostra e tutte le foto

MAGGIO MILANESE

Helenio Herrera e Nereo Rocco, la stima reciproca*

24 maggio – 8 settembre 2013, Palazzo Reale – Milano

1963. Miracolo economico, miracolo a Milano. La città diventa capitale del calcio europeo. Mercoledì 22 maggio il Milan di Nereo Rocco alza nel cielo di Wembley la prima Coppa dei Campioni della storia del calcio italiano. Quattro giorni dopo, domenica 26, Helenio Herrera festeggia a San Siro il primo scudetto alla guida dell’Inter.
2013. Mezzo secolo più tardi Palazzo Reale rievoca i trionfi di quegli anni attraverso i demiurghi di quel calcio, capaci di forgiare squadre che avrebbero conquistato il mondo. Il Mago e il Paròn, Herrera e Rocco. La leggenda dei due allenatori protagonisti di un dualismo sportivo e sociale che ha coinvolto generazioni di milanesi e italiani. “Quelli che… Milan Inter ’63“. Quello che… Quello che se l’è sempre tirata da poaréto. E se a uno scappava detto “caro Paròn, vinca il migliore”, si ritrovava fulminato sul posto: “ciò, spérémo de no”. Quello che… Quello che non risulta sia mai successo. Ma se qualcuno avesse osato, ne sarebbe uscito fulminato alla rovescia: “amigo, claro que sì*“. Cinquant’anni e un po’ di nostalgia.

Panoramica fine anni ’60 di San Siro, ancora circondato dalle auto*

Calcio d’inizio. Due ingressi separati: rossonero, nerazzurro. Ad ognuno il suo, passare il biglietto sotto il “tornello di appartenenza” e via. Inizia la storia-mostra-sfida. Due metri e “un passaggio” poi tutti di nuovo insieme, la separazione di fede materialmente finisce qui. La mostra è uguale per tutti.

“Ticket here” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Primo tempo: contesto socio-culturale. Installazioni, immagini e materiali della Milano anni Sessanta, quella di Celentano e Jannacci, Walter Chiari e Gino Bramieri, Maria Callas e Renata Tebaldi, artisti e personaggi della vita culturale del tempo con annesse rivalità calcistiche. Ma anche la città delle fabbriche, degli immigrati e dei nuovi consumi. Una città capace di reinventarsi senza dimenticare le sue radici, frivola e seria al contempo. Una Milano rampante che aveva appena innalzato il Pirellone su tutta Italia e dava lezione di stile in tutto il mondo con moda e design.
Quello che fecero Rocco ed Herrera per il calcio con le rispettive squadre, sul tetto del mondo per anni: Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa Intercontinentale. Due figure chiave del miracolo meneghino, un vero e proprio prodotto del loro tempo.

Coppa dei Campioni – Milan (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Coppa dei Campioni – Inter (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Secondo tempo: Rocco ed Herrera. Memorie, atmosfere e successi. Rivali, complici, amici: eroi di un calcio ben distante dagli eccessi finanziari e mediatici dell’attualità. Entrambi grandi ma tra loro diversissimi, due modi opposti di interpretare il calcio e la vita.
Helenio Herrera è argentino, uomo internazionale. Calciatore discreto, allenatore grandissimo. Lo chiamano il Mago per le vittorie consecutive tra 1963 e 1965 in Europa e nel mondo. Parla quattro lingue, dà del lei ai giocatori, vive per il calcio. È astemio, fa quasi vita da asceta, si dedica allo yoga ed è un dongiovanni impertinente.
Nereo Rocco è l’opposto. Nasce da una famiglia triestina dal cognome Roch all’asburgica e si rivela da subito un brillante talento calcistico. Diventa allenatore. Il Milan lo assume nel 1961, vince subito il primo scudetto, e nel 1963 la mitica Coppa dei Campioni contro il Benfica. Parla solo triestino, ha il gusto della battuta fulminante e ama mangiare e bere. Alterna il ruolo di padre spirituale a quello di sergente di ferro (el Paròn). Ha una moglie all’antica, la siora Maria, e due figli.
Rocco muore nel 1979, Herrera gli sopravvive di quasi vent’anni, morendo nel 1997.

Il Mago e il Paròn*
Herrera e Rocco (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Il percorso della mostra si svolge così con una sorta di memoriale con fotografie e oggetti di culto dei due allenatori. Immancabili in mostra la famosa lavagna tattica di Herrera e un quadro di De Chirico regalato personalmente a Rocco per consolarlo di una sconfitta. Viene quindi ricostruita l’atmosfera degli spogliatoi (con armadietti, frasi celebri e filmati degli allenamenti) per poi concludere in bellezza con la sala dei Trionfi con le tutte le coppe vinte in quegli anni. La leggenda del Mago e del Paròn, fino all’8 settembre a Milano. Forse l’unica città d’Italia dove si può dar vita ad un simile evento. Mettere insieme le rivalità per un fine comune: un bel derby costruttivo. Pensate qualcosa del genere a Roma, al posto del tornello ci vorrebbe il metal detector… Fiii. Fiii. Fiiiiii. Fischio finale.

Muro rosa Gazzetta (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Sala dei Trofei – Inter (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Sala dei Trofei – Milan (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Il Memoriale – Gli oggetti di culto

Lavagna tattica di Herrera (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Il De Chirico per consolare Rocco (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Scarpette e calzettoni del Mago (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Tuta del Paròn (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Caricatura di Herrera e Domenica del Corriere sul Derby (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Panoramica del “Memoriale” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Atmosfera da spogliatoio

Armadietti Milan (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
milan inter
Appendini Milan (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
milan inter
Armadietti Inter (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Frasi del Mago (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Docce (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

I protagonisti – Il Mago e il Paròn

Rocco: Uno scopone in treno con il giovane Fabio Capello*
Herrera e i famosi cartelli affissi in spogliatoio*
Rocco: Abbandonato in panchina, con un mazzo di fiori ancora cellophanato*
22 maggio ’63: Cesare Maldini e Nereo Rocco, è una coppia di triestini purosangue a levare al cielo la prima Coppa dei Campioni del calcio italiano*
“Il Real… Milan” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Sale della mostra

(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Galliani-Piraina-Del Corno-Moratti-Vitta Zelman all’inaugurazione della mostra

Foto e testo: Luca Zuccala © ArtsLife

INFORMAZIONI UTILI

“Quelli che… Milan Inter ‘63. La leggenda del Mago e del Paròn”
dal 24 maggio all’ 8 settembre 2013
Palazzo Reale – Milano
A cura di Gigi Garanzini
INFOLINE
02.92800375
(dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 18.30)
ORARI
Lunedì 14.30-19.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica 9.30-19.30
Giovedì e Sabato 9.30-22.30
La biglietteria chiude un’ora prima
BIGLIETTI
Intero singolo: € 8,00
Ridotto singolo: € 6,50
Ridotto gruppi: € 6,00
Ridotto scuole: € 4,50
Ridotto famiglia bis: € 12,00
(1 adulto + 1 ragazzo da 6 a 14 anni)
Ridotto famiglia tris: € 18,00
(2 adulti + 1 ragazzo da 6 a 14 anni)
(i biglietti intero singolo, ridotto singolo e famiglia danno diritto a ricevere un’audioguida omaggio)

Quello che… Quello che se l’è sempre tirata da poaréto. E se a uno scappava detto “caro Paròn, vinca il migliore”, si ritrovava fulminato sul posto: “ciò, spérémo de no”Quello che… Quello che non risulta sia mai successo. Ma se qualcuno avesse osato, ne sarebbe uscito fulminato alla rovescia: “amigo, claro que sì” (di Gigi Garanzini, curatore della mostra)

* Tre scatti, eseguiti in anni diversi, ritraggono Helenio Herrera e Nereo Rocco in atteggiamenti che lasciano intuire la reciproca stima. Milano, Centro Documentazione Rcs Quotidiani agenzia sconosciuta

* Panoramica fine anni ’60 di San Siro, ancora circondato dalle auto. Milano, Centro Documentazione Rcs Quotidiani ©RCS Quotidiani – Fotografia di Sergio Borsotti

* Tre scatti, eseguiti in anni diversi, ritraggono Helenio Herrera e Nereo Rocco in atteggiamenti che lasciano intuire la reciproca stima. Milano, Centro Documentazione Rcs Quotidiani agenzia sconosciuta

* Uno scopone in treno con il giovane Fabio Capello. Milano, Centro Documentazione Rcs Quotidiani ©RCS Quotidiani – Fotografia di Giuseppe Colombo

* I famosi cartelli affissi in spogliatoio. E qualche annotazione in più sugli armadietti dei giocatori, casomai smarrissero i passaggi-chiave delle sue formule magiche. Milano, Centro Documentazione Rcs Quotidiani agenzia sconosciuta

* Abbandonato in panchina, con un mazzo di fiori ancora cellophanato. Milano, Centro Documentazione Rcs Quotidiani ©Olycom

* Pomeriggio del 22 maggio ’63. E’ una coppia di triestini purosangue a levare al cielo la prima Coppa dei Campioni del calcio italiano: Cesare Maldini indossa la maglia del Benfica che ha appena scambiato con Coluna dopo la premiazione. Collezione privata

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5 Commenti

  • EMOZIONANTE MAGICO MAGICI! Forza Rocco ma onore al Mago

  • Emozione – Mito – Leggenda – La storia del calcio. Cuore rossonero

  • L’articolo è scritto davvero bene e rende onore a questi due eroi di un calcio che non c’è più. Ho molta nostalgia di quei anni. Mi avete fatto commuovere. Andrò a vedere questa rassegna.

  • ottimo articolo: sembra scritto da un nostalgico dell’epoca, non da un giovane che è nato in un periodo in cui il mondo del calcio si stava già rovinando e anche la città di Milano, cioè poco più di vent’anni fa.
    speriamo che l’uno e l’altra riacquistino valore, sulla città si hanno sentori, sul calcio …..
    ma Herrera era un dongiovanni impenitente o irrispettoso?

  • c’É solo l’Inter! Cos’era il paron in confronto al MAGO???? Su roma sono ampiamente d’accordo. Forza inter

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