Sarà inaugurata sabato 15 giugno alle ore 18:00, nella Civica Pinacoteca di Follonica, e rimarrà aperta fino al 28 luglio, la mostra Tracce di Luce dell’artista Fiorella Pierobon, curata da Maurizio Vanni e Maurizio Ceccarelli e organizzata dal Comune di Follonica, in collaborazione con il Lions Club Alta Maremma e il Caffè d’Arte Ceccarelli. I lettori avranno ammirato ed apprezzato Fiorella Pierobon nel suo ruolo di presentatrice ed attrice nelle tv di Mediaset negli anni ’80-’90, ma non tutti sanno che Fiorella nel 2003, dopo 25 anni di televisione, ha deciso di smettere con il suo lavoro e trasferirsi a Nizza, in Francia, aprendo un atelier di pittura, “un luogo dove potevo lavorare in tranquillità senza essere riconosciuta. In realtà non ho mai deciso di fare l’artista, è venuto tutto da sé, senza imposizioni o calcoli precisi. A scuola disegnavo con piacere e vinsi anche dei premi, poi il lavoro televisivo ha assorbito del tutto questa mia passione, fino all’anno di svolta, per appunto il 2003”. Così Fiorella Pierobon si è trasformata in un artista di successo.
In occasione della sua prossima mostra antologica, che fa parte del progetto “Riscrivere Follonica. Dalla Consapevolezza del passato alle visioni contemporanee” e che coinvolgerà 42 lavori, tra i quali 4 sculture, Artslife ha voluto rivolgere a Fiorella Pierobon qualche domanda così che possa mettere in luce gli aspetti significativi della sua nuova brillante carriera.
Perché hai deciso di aprire un tuo atelier a Nizza?
Come si sa, la luce del sud della Francia è talmente unica ed affascinante: altri pittori, ben più famosi e conosciuti di me, l’hanno descritta nei minimi particolari. Inoltre l’essere in terra straniera mi permetteva l’assoluto anonimato. Non era più un gioco, un hobby ma diventava per me un vero lavoro di cui vivere. Inoltre, il rispetto che la Francia da sempre riserva per gli artisti, di qualunque arte si tratti, è tale da invogliare chiunque a fermarsi a lungo. Sono diventata quindi a tutti gli effetti una artista francese con una mia quotazione ufficiale, riconosciuta da Drouot.
Puoi indicarci le tue “intenzioni” artistiche?
I miei inizi erano figurativi, ora sono da tempo impegnata nell’astratto perché amo moltissimo il colore e la materia. La mia sperimentazione è tuttora aperta alle novità quotidiane che attraversano la mia vita. Da qualche anno dipingo anche con le dita perché mi piace realizzare delle opere pittoriche quasi prossime alle sculture, che pure, la scultura, è un mezzo comunicativo che sto utilizzando ultimamente, in particolare usando l’alluminio e il plexiglass.
Quali sono le tue principali mostre effettuate finora?
A parte le partecipazioni a diverse mostre collettive in Francia, Gran Bretagna, Giappone, Principato di Monaco e in altre nazioni, dal 2007 sto portando in giro per l’Europa con il patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, la mia mostra “Percorsi di luce“, dedicata appunto alla Via Francigena e ai viandanti che nel Medioevo percorrevano questo storico percorso che univa Canterbury (UK) a Roma. In questo modo ho potuto esporre le mie opere in luoghi prestigiosi quali la Gran Guardia a Verona, Palazzo Panciatichi a Firenze etc. Dal 2009 una mia installazione è presente all’interno del Lu.C.C.A. il museo d’arte contemporanea di Lucca e, nello stesso anno, un mio dipinto è stato acquisito dalla Pinacoteca della Regione Toscana. Nel 2011 ho avuto l’opportunità di esporre alla Biennale di Venezia e a Torino.
Qual è la provenienza geografica della tua clientela?
Lavorando ed esponendo i miei lavori nel mio atelier in rue droite a Nizza, la via degli artisti, ho la possibilità di incontrare diversi tipi di visitatori: l’amante dell’arte, il collezionista ma anche il turista che, attratto dalle opere esposte in vetrina, desidera acquistare un quadro che gli ricordi il viaggio. In questo modo la provenienza geografica è sorprendente: la maggioranza dei miei acquirenti sono americani ed inglesi, seguiti poi da australiani e canadesi. Molti europei, ovviamente francesi, norvegesi e tedeschi, ma anche molti italiani che ho incontrato nelle varie esposizioni.
Tra le sue opere in mostra a Follonica, occorre segnalare – oltre ad alcuni dei suoi celeberrimi cicli come quello dedicato alla Via Francigena – una serie di dipinti inediti dedicati alla cittadina di Follonica, ai suoi colori, alle sue atmosfere e alle sue suggestioni luminose.
Durante il suo periodo espositivo non mancheranno eventi collaterali, per richiamare pubblico e rilanciare mediaticamente l’evento, per approfondire i temi proposti dalla mostra: conferenze, dibattiti, concerti saranno uniti a una raccolta fondi attraverso cene e spettacoli musicali. Il progetto prevede inoltre un service curato dal Lions Club Alta Maremma che, attraverso il ricavato di un’asta di beneficienza legata ad opere donate dalla stessa artista, sarà devoluto alle Scuole Secondarie di Follonica.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo – Carlo Cambi Editore – con testi di Maurizio Vanni, del Vice Sindaco Andrea Benini e del Presidente del Lions Club Alta Maremma Eleonora Goti e di Maurizio Ceccarelli.
Per saperne di più: info@fiorellapierobon.it