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A Ferrara Zurbarán e il Seicento ferrarese

Si apre la stagione autunnale con una doppia proposta espositiva. Filo comune: il grande Seicento. A Palazzo dei Diamanti ad esprimerlo sarà uno dei più maggiori artisti del secolo, Zurbarán. E sarà la prima mostra mai dedicata in Italia al pittore spagnolo.

Francisco de Zurbarán: Santa Casilda, c. 1640-45 Olio su tela, cm 171 x 107 Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza

Contemporaneamente a Palazzo Trotti Costabili, sede del Seminario vecchio, con la mostra Immagine e persuasione. Capolavori del Seicento dalle Chiese di Ferrara colpite dal terremoto saranno accesi i riflettori sul Seicento ferrarese, a torto considerato “minore”. Come questa mostra ben evidenzia, quello vissuto da Ferrara si dimostra invece un grandissimo Seicento, per nulla subalterno ai fasti cosmopoliti della casata degli Este nel Quattro e Cinquecento. Ad essere esposte saranno pale d’altare di Carlo Bononi, dello Scarsellino, di Francesco Costanzo Catanio, nonché quelle di Ludovico Carracci e del Guercino, tutte patrimonio delle chiese ferraresi ancora precluse al culto ed alla visita per gli effetti del sisma del 2012.


Fulcro dell’autunno estense sarà, naturalmente, l’affascinante retrospettiva dedicata a Francisco de Zurbarán. Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con il Centre for Fine Arts di Bruxelles, la monografica dedicata a Zurbarán è l’occasione per ammirare per la prima volta in Italia i capolavori di uno dei massimi interpreti dell’arte barocca e della religiosità controriformista. Con questa rassegna, curata da Ignacio Cano con la consulenza scientifica di Gabriele Finaldi, la città di Ferrara intende riaffermare il proprio progetto culturale, teso a far conoscere al pubblico italiano autori di altissimo livello e interesse, ma poco noti nel nostro paese.
Zurbarán, con Velázquez e Murillo, fu tra i protagonisti del Siglo de oro della pittura spagnola e di quel naturalismo raffinato che lasciò un’eredità duratura nell’arte europea. A rendere unico il suo stile fu la sua capacità di tradurre gli ideali religiosi dell’età barocca con invenzioni grandiose e al contempo quotidiane, plasmando forme di una tale essenzialità, purezza e poesia, da toccare profondamente l’immaginario moderno, come traspare dall’opera di quanti, da Manet a Morandi, fino a Picasso e Dalí, hanno guardato nei secoli successivi al maestro sivigliano. In tempi più recenti, studi autorevoli ed esposizioni internazionali hanno definitivamente sancito il suo fondamentale contributo alla storia dell’arte.
Intorno a queste due importanti esposizioni, una città vivace, attiva, che cerca con determinazione di trasformare il dramma, ancora recente, del terremoto in una occasione per farsi ancora più bella.

ZURBARÁN (1598-1664)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
Dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014

IMMAGINE E PERSUASIONE. Capolavori del Seicento dalle chiese di Ferrara
Ferrara, Palazzo Trotti Costabili, Seminario vecchio
Dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014

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