Signac, Bonnard, Redon e i loro contemporanei
Dal 28 settembre al 6 gennaio 2014, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
Le avanguardie nella Parigi “Fin de siècle”, da Bonnard, Redon, Signac assieme ai loro contemporanei sbarcano a Venezia alla Collezione Peggy Guggenheim. Con un centinaio di dipinti, disegni, schizzi, lavori su carta, stampe e realizzazioni grafiche la grande esposizione i focalizza sull’analisi, la conoscenza delle maggiori avanguardie artistiche di fine Ottocento, in modo particolare su artisti neo-Impressionisti, su i Nabis sino ai Simbolisti e i loro protagonisti.
L’interessante mostra veneziana racconta la Parigi di fine secolo in uno scenario ricco di molteplicità d’avvenimenti e sconvolgimenti politici e forti trasformazioni di ordine culturale. Le sfaccettature di quest’epoca – assai inquieta- vede la formazione di una nuova serie di movimenti e fermenti artistici, quali i neo-impressionisti, il gruppo dei Nabis e i Simbolisti. La pittura, i soggetti, i temi trattati da questi artisti sono particolarmente interessati alle tematiche della Natura; alle vedute di paesaggio, alle scene campestri non disdegnando le focalizzazioni su prospettive delle città moderne, alle attività ricreative a cui si aggiungono scene introspettive e magiche visioni fantastiche. A differenza dei predecessori artisti Impressionisti, le nuove ricerche che contraddistinguono le avanguardie sono totalmente diverse. Una nuova “indagine della luce”, una pittura che parla di coinvolgimento “emotivo dell’artista, “dentro” l’opera e non più solo descrittiva, formale. Una nuova aura e consapevolezza della pittura, della storia, degli avvenimenti sociali si riflettono così nell’animo degli artisti.
Nell’ambito di queste avanguardie l’analisi si sofferma su artisti quali Paul Signac, Maurice Denis, Pierre Bonnard sino a Felix Vallotton o Odilon Redon… Ma come nascono i Neo-Impressionisti? A Parigi come gruppo nel 1886 e tra i maggiori esponenti annoverano a cui si affianca – per qualche tempo- anche il non più Impressionista Camille Pissarro.
Si tratta di artisti significativamente innovativi che guardano le nuove teorie del colore da un valore scientifico, ricco di significati percettivi per creare immagini di grande effetto ottico/luminoso. Le tela-superficie diventa così sorta di ricca orchestrazione di grande impatto formale, l’invenzione della tecnica del “puntinismo”con migliaia e migliaia di puntini coloristici di gamme cromatiche infinite. Le composizioni, le ricerche creative diventano allora la base atta a rispecchiare anche significati simbolici, metafore politiche, nuove visioni per raccontare la quotidianità dell’epoca nei risvolti sociali; una nuova visione delle città, dei sobborghi, delle campagne: luoghi idealizzati.
I Nabis (dalla parola ebraica Profeti) sono un gruppo d’artisti ricco di forti immersioni filosofiche che vede l’arte quale espressione linguistica ed espressiva capace di superare la materia per arrivare, verso una dimensione luminosa, ascetica. La dimensione artistica di questi pittori è caratterizzata da una forte propensione nei valori del Sintetismo. Paul Gauguin ne è l’esempio: è l’artista che più di ogni altro rappresenta queste caratteristiche, con la vicinanza e le tematiche tratte dal mondo orientale, da quegli elementi della cultura giapponese che lo hanno contraddistinto. Del resto i Nabis fanno ameno del cavalletto della pittura “en plein air”, perché l’idea della pittura, l’idea diventa sempre più mentale, interiorizzata e quindi di “unica”.Di questo gruppo fanno parte Pierre Bonnard ed Edouard Vuillard.
L’arte de i Simbolisti invece supera prepotentemente i confini nazionali per approdare a dimensioni che abbracciano ogni sorta di stili, simbolismi, narrazioni fantastiche e surreali: un tumulto diemozioni, paesaggi ricchi di significati psicologici che aprono nuove strade al mondo del Surrealismo .Ne fanno parte Odilon Redon, Paul Ranson, Marice Denis e Charles Filiger.
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INFORMAZIONI UTILI:
Le Avanguardie nella Parigi Fin de Siècle:
Signac, Bonnard, Redon e i loro contemporanei
Dal 28 settembre al 6 gennaio 2014
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
Palazzo dei Leoni, Dorsoduro ,701
A cura di Vivien Greene
Orario: tutti i giorni 10.00- 19.00
Chiuso il martedì e 25 dicembre
Tel. O41/2405404
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