16 – 31 ottobre 2013, Milano (prorogata fino alla fine dell’anno)
Quasi a malincuore, come fanno i collezionisti quando decidono di disfarsi di uno o più pezzi della loro raccolta, Matteo Salamon ha deciso di presentarsi quest’anno sul mercato con una mostra importante, aperta da mercoledì fino al 31 ottobre nel suo spazio affacciato al cortile di Palazzo Cicogna in via san Damiano 2. Associare il nome Salamon alla grafica è spontaneo e persino scontato per chi segua il mercato dell’arte da anni. La storica galleria milanese attiva da tre generazioni, più recentemente ha creato Salamon&co Master Drawings, specializzata in disegni antichi, vera e propria passione collezionistica di Matteo.
Dopo averne presentato in anteprima una piccola selezione alla Biennale di Firenze appena conclusa, il dealer milanese espone il distillato di una ventina di fogli raccolti negli anni e studiati da almeno un paio per il catalogo. Per questo si è avvalso della collaborazione di Federico Giannini, giovane e scrupoloso studioso che si è confrontato con molti autorevoli specialisti internazionali. Ogni disegno è accompagnato da una scheda critica, da confronti e argomentazioni coscienziose per le questioni attributive. Fatto non del tutto scontato per il mercato.
Dopo alcuni rari fogli cinquecenteschi, da Gaudenzio Ferrari a Gerolamo Giovenone, a Bernardino Lanino, si passa a un cospicuo nucleo di opere seicentesche, che nella maggior parte dei casi sono studi di cui è stato precisamente individuata l’opera finale di riferimento. Un intenso Ritratto a matita rossa di Domenico Fetti è riconoscibile con il Francesco Andreini del dipinto conservato all’Hermitage di San Pietroburgo; una figura di schiena tracciata a matita nera dal Morazzone si riferisce al San Pietro di un’Ultima cena nota in collezione privata; una fanciulla di tre quarti nel foglio di Giuseppe Nuvolone, con la Rebecca di un’opera conservata in una collezione milanese. Per il Settecento spicca il nome di Giacomo Ceruti con un foglio a penna alto quasi 30 centimetri. Ma è forse il XIX secolo a riservare la sorpresa di alcuni pezzi d’eccellenza. Da segnalare il grande foglio di Giovanni Fattori (45×35 cm) proveniente dalla raccolta Bernasconi messa al’incanto nel 1987, che illustra con raffinate acquerellature Il dispaccio dell’imperatrice Eugenia presso Lonato a Napoleone III. Questo, come l’intero nucleo, sono al tempo stesso pezzi d’arte e di storia.
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INFORMAZIONI UTILI:
Salamon&C.
Via San Damiano, 2 – Milano
dal lunedi’ al venerdi’, 10/13 e 15/19
dal 16 al 31 ottobre 2013