Dal 24 gennaio al 25 maggio 2014 l’ Espace Louis Vuitton di Venezia ospita la sua seconda mostra, ideata dallo storico dell’arte Adrien Goetz e dal curatore Hervé Mikaeloff, dal titolo Renaissance. Dopo Where should Othello go? di Pompeo Molmenti e Tony Oursler, questo insolito faccia a faccia tra Vittore Carpaccio (ca. 1465/1470-1525/1526), grande maestro dell’arte veneziana, e Bill Viola, geniale videomaker (nato nel 1951), costituisce una nuova occasione per favorire l’incontro tra l’arte contemporanea e l’eredità artistica della Serenissima, per rivelare suggestive corrispondenze e per celebrare la straordinaria vitalità e attualità dell’arte classica tramite la riscoperta di due capolavori dell’arte veneziana.
L’esposizione dei quadri del Carpaccio è tanto più straordinaria e commovente se si considera che la loro definitiva attribuzione al legittimo autore è molto recente (2012 per la Madonna con il bambino e 2013 per la Pietà) e che è stata resa possibile da una minuziosa opera di restauro realizzata grazie al sostegno di Louis Vuitton nell’ambito della partnership stretta con la Fondazione Musei Civici Venezia (MUVE).
Pur trovandosi a cinque secoli di distanza, i quadri di Vittore Carpaccio e i video di Bill Viola esprimono infatti interrogativi e preoccupazioni simili: senso dell’esistenza, paradossale prossimità di nascita e morte, importanza del movimento e dell’espressione delle emozioni, sospensione del tempo, vibrazione del colore – motivi e interessi analoghi che costituiscono altrettanti inviti a cogliere queste magnifiche opere in modo inedito e all’insegna del tema condiviso della “renaissance” ( intesa come rinascita, ma anche Rinascimento).