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Cultura: Franceschini nuovo ministro del governo Renzi

E’ il nuovo ministro che si occuperà della cultura e del turismo, nominato nel governo di Matteo Renzi. Come farà? Bene o male? Intanto cominciamo a capire meglio chi è…
Ecco la sua prima dichiarazione a un collega dell’Ansa:  “E’ un onore guidare il ministero dei Beni culturali in un paese che ha il più grande patrimonio nel mondo. Per troppi anni questo è stato un ministero bistrattato, questo governo ha scelto di renderlo centrale. E’ il più importante ministero economico del nostro paese”.

Dario Franceschini il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nel governo Renzi

Dario Franceschini è nato a Ferrara il 19 ottobre 1958.

Deputato della XVIIesima legislatura dal 15 marzo 2013; eletto in
Emilia-Romagna nelle liste PD.
Ex Segretario del Partito Democratico.

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme istituzionali nel secondo governo D’Alema (dodicesima legislatura) e nel secondo governo Amato (tredicesima legislatura).

Ecco una breve biografia

Deputato dal 2001, è stato componente della Giunta delle elezioni e della Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni della Camera e dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE nella quattordicesima legislatura.
Presidente del gruppo parlamentare l’Ulivo alla Camera dei Deputati da maggio 2006 a ottobre 2007 (quindicesima legislatura).

Vicesegretario del PD e poi Segretario Nazionale.
Presidente del gruppo parlamentare PD alla Camera nella sedicesima legislatura durante la quale è anche componente della commissione parlamentare UE e della delegazione italiana presso il Consiglio d’Europa e l’Unione dell’Europa Occidentale.
Componente della commissione giustizia dal 18 giugno 2012  al 14 marzo 2013.

Vicesegretario nazionale del PPI dal 1997 al 1999, è stato nel 2001 tra i fondatori della Margherita e coordinatore dell’esecutivo nazionale.

La sua attività politica inizia durante il liceo. Nel 1994 è Assessore alla cultura e al turismo del comune di Ferrara dopo essere stato capogruppo consiliare  e consigliere comunale.

Avvocato civilista,  cassazionista. Iscritto al collegio dei revisori contabili. Scrittore. Autore di diversi romanzi.

Ecco la biografia dal suo sito
Dario Franceschini è nato a Ferrara il 19 ottobre 1958.
E’ sposato dal 1986 con Silvia ed ha due figlie, Caterina e Maria Elena.
Si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Ferrara con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche.
Ha pubblicato nel 1985 il libro Il Partito Popolare a Ferrara. Cattolici, socialisti e fascisti nella terra di Grosoli e Don Minzoni(ed. Clueb, Bologna) e sullo stesso argomento ha partecipato a convegni e a varie pubblicazioni.
Dal 1985 esercita la libera professione come avvocato civilista.
Cassazionista. E’ iscritto al Registro dei Revisori contabili.
E’ stato membro effettivo del collegio sindacale dell’Eni s.p.a. nei primi tre anni della privatizzazione.
Ha curato per sei anni la rivista bimestrale “Rassegna di documentazione legislativa regionale” edita dal Formez.
E’ socio ordinario di Astrid (Associazione per gli Studi e le ricerche sulla Riforma delle Istituzioni Democratiche e sull’innovazione nelle amministrazioni pubbliche) e della sezione italiana dell’Istituto Internazionale “Jacques Maritain“.
E’ stato dal 2003 al 2006 Presidente dell’Ente Palio di Ferrara.
Nel gennaio 2006 ha pubblicato il suo primo romanzo “Nelle vene quell’acqua d’argento” (Bompiani), con il quale ha vinto nel 2007 in Francia il Premio Chambery Premier Roman e in Italia il Premio Bacchelli e il Premio Opera Prima Città di Penne. Nell’ottobre 2007 ha pubblicato il suo secondo romanzo “La follia improvvisa di Ignazio Rando” (Bompiani).
Il suo impegno politico inizia nell’autunno del 1974 quando fonda, al Liceo Scientifico “Roiti” di Ferrara, l’Associazione Studentesca Democratica di ispirazione cattolica e centrista.
L’ASD si presenta in quasi tutti gli istituti superiori della città alle prime elezioni previste dai “decreti delegati”. Dal 1974 al 1977 viene eletto nei vari organismi (consigli di classe, disciplina e istituto).

Successivamente viene eletto in rappresentanza degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Università di Ferrara.
Si iscrive alla DC dopo l’elezione a segretario di Benigno Zaccagnini e dopo due anni viene eletto Delegato Provinciale dei giovani DC.
Nel 1980 viene eletto Consigliere Comunale diFerrara e nel 1983 capogruppo consiliare. Alle successive elezioni amministrative del 1985 e del 1990 è capolista della DC e primo degli eletti.
Nel 1984 entra nella Direzione Nazionale del Movimento giovanile dc per il quale fonda la rivista mensile “Nuova Politica”.
Chiusa l’esperienza dei giovani Dc entra negli organismi provinciali e regionali del partito e dirige a Roma il mensile “Settantasei” che raccoglie i giovani quadri della sinistra dc.
Viene chiamato anche alla vicedirezione del mensile “Il Confronto” e nella redazione del settimanale del partito “La Discussione”.

Nella fase di trasformazione della DC in PPI invita il partito, all’Assemblea Costituente di Roma del 1993, a scegliere con determinazione, come conseguenza del nuovo sistema elettorale. maggioritario, la via dell’alleanza tra centro e sinistra.
Conseguentemente, dopo la decisione del PPI di candidarsi alle elezioni del 1994 come “terzo polo”, aderisce ai Cristiano Sociali, fondando il movimento a Ferrara e divenendone Consigliere Nazionale.
Nel 1994 diventa Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Comune di Ferrara.
Nel 1995, a seguito di una spaccatura nel centrosinistra della provincia, accetta di candidarsi a Sindaco per una lista composta da Cristiano Sociali, Laburisti e Verdi e raccoglie il 20% dei voti.
Dopo la scissione del PPI e l’adesione dello stesso all’Ulivo rientra nel partito.
Dal 1997 al 1999 è chiamato all’incarico di vicesegretario nazionale.

Nell’ultimo Congresso nazionale del PPI è fra i tre candidati all’incarico di Segretario Politico e successivamente entra a far parte della Direzione nazionale e dell’Ufficio di segreteria con l’incarico per le politiche della Comunicazione.
Entra nel secondo Governo D’Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme Istituzionali e viene confermato nello stesso incarico nel successivogoverno Amato.

A nome del Governo segue in particolare il tema della legge elettorale, e sino all’approvazione definitiva, la legge costituzionale di riforma degli Statuti delle Regioni a Statuto speciale, l’introduzione del Diritto di voto per gli italiani all’estero e le modifiche al Titolo V della Costituzione.

Alle elezioni politiche del 2001 è candidato dell’Ulivo alla Camera dei Deputati nel Collegio maggioritario di Ferrara e capolista della Margherita nella quota proporzionale nelle Marche.

Eletto Deputato diviene componente della Giunta delle elezioni e della I Commissione permanente Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.

E’ stato componente dell’Assemblea Parlamentare dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE).

E’ socio fondatore dell’Associazione interparlamentare per il commercio equo e solidale.

Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del Comitato Costituente del partito, del quale diventa Coordinatore dell’Esecutivo Nazionale. Viene confermato in Direzione e in Assemblea Federali e nell’incarico di Coordinatore al Congresso Costituente di Parma del 2002 e al Congresso di Rimini del 2004.

E’ membro del Direttivo del Partito Democratico Europeo.

Alle elezioni politiche del 2006 è capolista dell’Ulivo nella circoscrizione Lombardia II e candidato in Emilia-Romagna, per la quale opta. E’ stato Presidente del nuovo gruppo parlamentare “L’Ulivo” alla Camera dei Deputati dal maggio 2006 all’ottobre 2007. Dopo aver ricoperto l’incarico di Vicesegretario del Partito Democratico, in seguito alle dimissioni di Walter Veltroni, il 21 febbraio 2009 durante l’Assemblea Nazionale si candida a Segretario Nazionale e viene eletto con 1.047 voti.

E’ componente la Commissione parlamentare Unione Europea e membro della delegazione italiana presso il Consiglio d’Europa e l’Unione dell’Europa Occidentale.

 

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