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Nico Angiuli da domenica 23 Marzo in mostra alla Lavanderia Jefferson

Washing by watch agli sgoccioli: la metafora non è fuori luogo dal momento che questa rassegna di videoarte e photo screening si svolge all’interno in un luogo d’eccezione, la Lavanderia Jefferson della Premiata Ditta Cariglia in quel di Lecce. Una location insolita ma non troppo per parlare dei lavori realizzati da giovani autori pugliesi affermati a livello nazionale e internazionale, che hanno indagato il concetto di paesaggio, tra memoria e presente, scandagliando di riflesso anche il concetto di rappresentazione in relazione ai contesti e allo spazio, non solo urbano.

 

Questo è infatti il fil rouge che lega tutti gli incontri della rassegna co-curata da Valeria Raho e Francesca De Filippi perDamageGood, che fa il punto su progetti intermediali e fotografici indipendenti attraverso anteprime, focus pointscreeningdedicati alle nuove tendenze dell’arte contemporanea nel video e nella fotografia. Lo strumento cardine è soprattutto il talk informale con l’autore, protagonista dell’evento, in grado di fornire supporto critico e informativo non solo agli appassionati ma anche ai neofiti dei media.

Ospite dell’ottavo appuntamento Nico Angiuli, artista visivo di origini baresi, dalla lieve formazione accademica maturata tra le Belle Arti di Roma e Bari e IUAV di Venezia. Ha lavorato e lavora a diversi progetti con Apulia Film Commission, Fondazione Bevilacqua La Masa, Stalker/Ossevatorio Nomade, Matteo Fraterno, ViaFarini e Vessel. È stato un fruttarolo assonnato per il progetto Ma vai a lavorare!, un muratore emigrato per Le piastrelle sono intenzioni, un contadino smemorato per La danza degli attrezzi.̀ Attualmente è stato assunto come giardiniere antagonista in Svizzera. Nel suo statement dice: “Mi interrogo sulle forme con cui il lavoro, inteso come cardine per l’affermazione del sè, possa essere a sua volta rimanipolato, inglobandolo secondo una prospettiva artistica”.

Per questa rassegna atipica per tempi e spazio Angiuli presenterà alcuni video e la documentazione fotografica relativa alla sua produzione artistica più recente che, nel solco delle sue ricerche, indaga l’atavico e impari teatrino tra vessatore e vessato nei rapporti di lavoro.

In lavorazione, anche un evento speciale per la chiusura della rassegna.

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