E’ tornata alla luce una lettera finora inedita dell’artista Giorgio Vasari (Arezzo 1511 – Firenze 1574) a Cosimo I de’ Medici, datata 8 marzo 1550. Vasari fa una vera e propria supplica al Duca per chiedere l’esenzione dalla decima di Firenze, imposta dalla camera fiscale ai cittadini fiorentini, anche per terreni posseduti in altri luoghi della Toscana. Vasari, evidentemente ignaro delle leggi fiorentine, si accorse di questo dettaglio a cose fatte; non gli restava che supplicare Cosimo I di sottrarlo ai gravosi tributi concedendogli la grazia di pagare la decima nella propria citta’ natale, Arezzo.
Il documento e’ stato ritrovato da Donatella Fratini, ricercatrice che attualmente lavora per la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Firenze, all’Archivio di Stato di Firenze. L’inedito vasariano e’ pubblicato, con la trascrizione integrale, nel nuovo numero degli ”Annali di Critica d’Arte”, la prestigiosa rivista di storiografia artistica diretta da Gianni Carlo Sciolla (presidente della Societa’ Italiana di Storia della Critica d’Arte), edita da Cb Edizioni. Sul periodico Donatella Fratini firma il saggio ”Il primo progetto di Giovanni Poggi per un’edizione delle Vite di Giorgio Vasari (1908) e alcune lettere inedite del carteggio vasariano”. Lo storico dell’arte Giovanni Poggi (Firenze 1880- 1961), che fu soprintendente e direttore degli Uffizi, aveva iniziato una approfondita ricerca d’archivio per una nuova edizione delle Vite di Giorgio Vasari. Un lavoro, mai edito, che si protrasse dal 1908 al 1939. Un riesame del materiale prodotto da Poggi ha permesso di individuare quattro missive relative alla proprieta’ acquistata da Vasari a Frassineto, nei pressi di Arezzo, il 20 dicembre 1548. La prima di queste quattro missive e’ la lettera inedita.