Presentato ufficialmente nel 2008 agli Oscar dalla Repubblica Ceca come Miglior Film in Lingua Straniera, arriva anche in Italia I Fratelli Karamazov di Petr Zelenka. Distribuzione Indipendente lo porterà al cinema da giovedì 27 marzo in lingua originale con sottotitoli in italiano.
L’opera di Fëdor Dostoevskij è qui interpretata da attori teatrali di Praga, Varsavia e Cracovia, un film corale e metafisico, in una rilettura sperimentale, ma solida a compiuta. Il classico di Dostoevskij è stato ambientato in una struttura industriale dove un gruppo di attori lo rimette in scena. Vengono così esplorati i temi della famiglia, della fede e del dovere; dichiara il regista: “Durante l’esperienza di Karamazovi mi sono interessato al tema della responsabilità intellettuale. Cosa accade quando qualcuno uccide una persona in nome degli ideali che abbiamo costruito? Siamo noi i responsabili? Per dirla in parole più semplici: una persona intelligente è colpevole del comportamento di un idiota?“
Polonia, un gruppo di attori arriva in un’acciaieria dismessa all’interno della quale cominciano le prove per uno spettacolo che si terrà il giorno seguente, una rappresentazione de I Fratelli Karamazov. Ognuno di loro è mosso da sentimenti contrastanti. Nel frattempo alcuni operai sono ancora al lavoro, una tragedia è avvenuta il giorno prima: il figlio di un manovale è caduto da una passerella fratturandosi la spina dorsale. Attori e operai sembrano inizialmente appartenere a due mondi diversi e separati fino a quando l’eco della tragedia che stanno vivendo gli operai risuona all’interno della rappresentazione… È quest’opera un film di doppi: la doppiezza sul palco di attori che interpretano attori che recitano però in uno scenario ex-trateatrale, in funzione del cinema. Un non-luogo che diventa palcoscenico per un doppio dramma, quello letterario e quello degli uomini che vi si muovono all’interno: “Ho voluto riprendere lo spettacolo che questi attori, tutti bravissimi, portano in scena da dodici anni, in un piccolo teatro di soli 120 posti. Ho voluto lasciarlo intatto –spiega Petr Zelenka– sia per quanto riguarda gli attori della compagnia che la forma“.