Grazie al contributo di sei Lions Club dell’area fiorentina (Firenze Ponte Vecchio, Firenze G. D’Annunzio, Firenze Bargello, Fiesole, Mugello e Pontassieve-Valdisieve), che ne hanno permesso il restauro, dalla fine del mese di aprile un nuovo dipinto sarà in mostra permanente nella Galleria degli Uffizi.
Si tratta del Ritratto di uomo anziano, forse lo studio preparatorio per la figura di un santo o di Dio Padre in una pala d’altare non ancora identificata, del 1530 ca., attribuito a Camillo Boccaccino.
L’opera, una tempera su carta incollata su tavola, che misura 57 centimetri per 40 di base, rappresenta una figura alla fronte stempiata che esemplifica una certa sapienza, come nei filosofi del mondo classico; non solo: il ritratto si caratterizza per la resa naturalistica dei tratti somatici e per l’introspezione psicologica espressa dal volto pensoso. Tali caratteri, che in passato hanno fatto pensare per la sua esecuzione a un pittore di cultura veneta, riconducono l’opera al maestro cremonese Camillo Boccaccino, figlio del pittore emiliano Boccaccio Boccaccino, esponente del primo Rinascimento che nel corso della sua carriera seppe cogliere ispirazione dai più rilevanti maestri suoi contemporanei, da Tiziano a Correggio e Parmigianino.
Il dipinto, che era custodito nel deposito degli Uffizi, dal prossimo 28 aprile sarà esposto nella nuova sala del primo Rinascimento Lombardo (contrassegnata dal numero 23).