Il 2 aprile è arrivato nelle sale italiane Ghost in the Shell: Arise | parte I e II, il prequel che racconta l’origine della sezione 9 del celebre manga. Il mondo che ruota attorno a Ghost in The Shell è estremamente complesso nella sua struttura e complicato nella sua produzione. Tra i fan di lunga data è ormai leggendaria la lentezza e l’incostanza di Masamune Shirow, l’autore del fumetto originale: un volume nel 1991, uno, dieci anni dopo, nel 2001; 1995 e 2004, invece, gli anni in cui sono usciti rispettivamente i film Ghost in The Shell e Ghost In The Shell – Innocence, due opere che hanno lasciato il segno nel mondo dell’animazione, e non solo (ne avevamo parlato qui).
Nel frattempo sono sbarcati al cinema i primi due episodi di Ghost in The Shell – Arise, una tetralogia che racconta gli eventi precedenti alla formazione della Squadra 9 e agli avvenimenti narrati nei primi due film.
Siamo nel 2027, un anno dopo la fine della IV Guerra Mondiale.
Il tenente colonnello Mamuro è stato ucciso, probabilmente durante un tentativo di rapina. Ma Daisuke Aramaki, ufficiale della Pubblica Sicurezza è assolutamente certo che dietro questo delitto si nasconda ben altro. Aramaki incarica delle indagini la giovane Motoko Kusanagi, maggiore in seconda dell’esercito nonché cyborg potenziato ed abilissima hacker: protagonista assoluta della saga.
Mentre Motoko cerca di districarsi in questo caso che si dimostra più intricato del previsto, le si affiancheranno numerosi personaggi che andranno a comporre la leggendaria Sezione 9. Questo in breve il plot per Ghost in The Shell – Arise.
Il confronto con i primi due capitoli cinematografici, va subito detto, non ha molto senso di esistere, Arise ha una struttura più compressa e rapida -da serial tv- meno suggestione e slanci poetici, il caracter design è più scialbo e gli sfondi più grossolani -corsivi. Questo ha senso pensando che Arise è in realtà una tetralogia (nei prossimi mesi usciranno i prossimi due capitoli) di OAV, che sono prodotti pensati per il mercato dell’home video e non per il cinema.
Proiettati al cinema nell’unica giornata di mercoledì 2 aprile questi primi episodi di Arise sono da considerare quindi più come un omaggio ai fan, che in questo modo hanno potuto godere sul grande schermo le vicende precedenti alla saga del marionettista (su cui si incentra il primo film). Punti di forza: la colonna sonora, la sceneggiatura ricca e complessa e la caratterizzazione del logicoma (Logistics Conveyer Machine), che lo rendono forse il personaggio più riuscito del progetto.