Genova, 12/13 maggio 2014
Asta 140 – ARGENTI, AVORI, ICONE E ARTE RUSSA
12 maggio 2014, ore 15.30
La vendita del prossimo 12 maggio di Argenti, Avori, Icone e Oggetti d’Arte Russa comprende quasi trecento lotti articolati eterogenei per epoche e tipologie. Il nucleo centrale è costituito da opere italiane di varie provenienze: di notevole rilevanza è l’importante selezione di oreficerie sacre siciliane, come il raro ed interessante baldacchino in lastra d’argento settecentesco (lotto 162 stima 3.000-4.000 euro) caratterizzato dalla forte impronta barocca delle volute scultoree che incorniciano l’immagine della Vergine con il Bambino.
Oltre agli oggetti italiani, l’asta presenta lotti rivolti al mercato internazionale, a partire dalla clientela russa e cinese (con una selezionata scelta di lotti di provenienza orientale).
Da menzionare la splendida giunca in argento su base di legno realizzata a Shanghai tra il 1880 e il 1900 (lotto 8 stima 5.000-6.000 euro), dal peso di 4 kilogrammi e alta 58 centimetri, che nella sua imponenza si presenta a tre alberi con vele spiegate, tre figure sul ponte, due grandi remi, due cannoncini e due ancore.
Grande attenzione è stata posta anche agli oggetti decorativi e di grandi dimensioni come il boccale in argento del 1901 della celeberrima ditta Lambert & Co. di Londra (lotto 124 stima 7.500-9.500 euro), dal peso di 2898 grammi e alto 28,5 centimetri, che si caratterizza per un corpo cilindrico con decorazioni floreali, poggiante su tre piedini a leone coronato con sfera, manico sagomato con presa a leone coronato, coperchio sbalzato a motivi naturalistici con conio di Carlo II e di Britannia.
Infine un insieme particolarmente interessante, da inserire nella traccia elegante della grande tradizione del collezionismo, è costituito da un’ampia selezione di objects de vertu, circa trenta lotti, tra cui sette tabacchiere in oro e smalto francesi e svizzere; di pregevole fattura una tabacchiera francese del XIX secolo in oro a tre colori magnificamente decorata con una miniatura in smalto con Apollo e due Muse (lotto 85 stima 8.000- 10.000 euro).
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Asta 142 – GIOIELLI E OROLOGI
12 maggio 2014, ore 21.00
La Belle Époque fu un periodo storico denso di speranze. Dalla fine dell’Ottocento le invenzioni e progressi della tecnica e della scienza furono senza paragoni con le epoche passate. I gioielli erano sfarzosi in egual misura agli abiti, alle abitazioni, alle feste, e uno stile di vita di aristocratica frivolezza che sembrava non avesse mai fine. Nella prossima asta di Gioielli e Orologi del 12 maggio abbiamo due testimonianze di quella spensierata stagione, con un diadema della fine del XIX secolo in oro realizzato con un motivo fogliaceo e floreale e decorato con fragole in corallo inciso, e due spille parimenti decorate (lotto 351 stima 7.000 – 12.000 euro).
Di leggiadra eleganza una collana del 1900 circa in oro, avorio e perle decorata nella parte centrale con cinque miniature in avorio raffiguranti volti femminili con cornice e fiori in oro e perle (lotto 343 stima 2.000 – 3000 euro). Spicca per la sua essenziale bellezza senza tempo un anello in oro bianco e diamante di taglio brillante di carati 9.39 (lotto 429 stima 45.000 – 65.000 euro).
Assolutamente contemporanea, infine, una demi parure, in oro, pietre di colore, perle coltivate e diamanti realizzata dalla maison del gioielliere romano Giuliano Ansuini. Composta da una collana (lotto 401 stima 6.000 – 8.000 euro) – realizzata nella parte centrale con un motivo di volute decorata con quarzi citrini, peridoti e ametiste di taglio fantasia e ovale, diamanti di taglio brillante da cui pendente una perla coltivata di mm 12.07; nella parte posteriore con quarzi citrini, peridoti e ametiste di taglio ovale – e un bracciale (lotto 403 stima 3.800 – 4.200 euro) ed un paio di orecchini en suite (lotto 402 stima 1.600 – 2.200 euro). Questo oggetto unico verrà venduto per beneficenza ed il ricavato devoluto al Rotary Club Roma Sud in favore di End Polio Now, iniziativa umanitaria per l’eradicazione della polio nel mondo, attraverso Gold Talent il contest per giovani talenti dell’oreficeria in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design di Roma e Accademia di alta moda Koefia, e promosso da High Jewelry, piattaforma digitale dedicata al mondo della gioielleria e del Made in Italy
Per quanto riguarda gli orologi è da segnalare un Rolex da polso Gmt Master del 1957, raro esemplare prima referenza 6542, cassa in acciaio, movimento a carica automatica con indicazione di fuso orario (lotto 618 stima 11.000 – 12.500 euro), e un Cartier Pashà, cassa e bracciale in oro 18 kt, movimento a carica automatica, ref. W30186H9 (lotto 619 stima 8.000 – 9.500 euro).
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Asta 141 – MAIOLICHE E PORCELLANE
13 maggio 2014, ore 11.00
Nella storia della porcellana le manifatture di Vezzi e quella ferdinandea ricoprono un particolare rilievo per conoscere l’evolversi di questa lavorazione nella Venezia settecentesca e nella corte borbonica a cavallo tra XVIII e XIX secolo.
A questo riguardo nel selettivo catalogo di Maioliche e Porcellane del 12 maggio è da segnalare la presenza di una rara teiera in porcellana bianca, manifattura Vezzi, Venezia, circa 1720-1722, a sezione geometrica, decorata a rilievo con motivi floreali e di alberi, attacco del versatoio a mascherone (lotto 727 stima 9.000 – 10.000 euro). Interessante aggiunta al catalogo dei rari esemplari sopravvissuti della produzione ceramica di Giovanni Vezzi, questa teiera è tipica per stile e pasta.
Andrà inserita nel primo periodo di produzione della manifattura veneziana: periodo che va compreso tra il 1720 ed il 1723, visto che già agli inizi dell’anno successivo la fabbrica produce ceramiche ormai lontane dalla fase sperimentale. Diversi sono però gli elementi che riportano alle caratteristiche della produzione più matura: si guardi agli alberi che decorano le riserve della teiera bianca esagonale del Museo Correr di Venezia, dove il decoro molto rilevato si accompagna ad un versatoio a mascherone o al gusto per i forti rami fioriti che la nostra porcellana condivide con il bricco conservato nello stesso museo.
Di grande impatto plastico e scenografico la figura in biscuit della manifattura di Napoli, circa 1800 raffigurante un personaggio orientale (lotto 728 stima euro 900 – 1.200 euro), che costituisce probabilmente una nuova aggiunta allo scarno catalogo degli elementi che componevano uno dei più ambiziosi centrotavola realizzati nella manifattura ferdinandea, il cosiddetto Trionfo di Alessandro.
L’importante dessert è stato studiato nel 1988 da Alvar Gonzàlez Palacios nel volume Lo scultore Filippo Tagliolini e la porcellana di Napoli, dove lo studioso rivela come questo elemento facesse parte di un insieme grandioso, composto da cinquantadue figure, ventotto animali, dodici piante più una selva di settantasette elementi vari. La genesi di un gruppo tanto ambizioso, che andrà attribuito nell’idea e nella realizzazione al capo modellatore Tagliolini, fu però assai complessa: certa appare però la derivazione di alcuni elementi (le tre figure in primo piano nel gruppo superstite della Famiglia di Dario) da un’opera di Charles Le Brun (1619-1690), Le regine della Persia ai piedi di Alessandro. Nel caso del nostra figura orientale, è da notare la grande qualità del modellato, particolarmente evidente nella resa del viso, di una espressività degna della miglior tradizione presepiale partenopea.
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Asta 143 – ARREDI E ARTI DECORATIVE
13 maggio 2014, ore 15.30
Estro creativo e originalità interpretativa sono le caratteristiche del mobilio napoletano che trovano nella stagione neoclassica interessanti attuazioni. Nella prossima asta di Arredi e Arti Decorative del 13 maggio saranno presentati due lotti che raccontano con eclettica eleganza una grande epoca del Settenceto europeo.
Una coppia d’importanti poltrone sono chiara espressione di quello che dovette essere il gusto alla corte di Ferdinando IV e Maria Carolina (lotto 985 stima 12.000 – 15.000 euro). Nella capitale partenopea, mentre lo stile classicheggiante imperversava nel resto d’Europa, l’adeguamento alla nuova moda fu alquanto flemmatico indulgendo in creazioni fantasiose e stravaganti. Come queste sorprendenti sedute dove sostegni già perfettamente Luigi XVI si contrappongono eppure convivono felicemente con le forme sinuose e la ricca ornamentazione dello schienale, di un vago sapore rocaille.
Potrebbe sorprendere che questo avvenga proprio a Napoli, dove gli scavi di Ercolano e Pompei, promossi a partire dal 1748 da Carlo IV e perpetuati dal figlio Ferdinando, sono vero e proprio affare di Stato. Ma l’accesso agli scavi e ai reperti è cosa tutt’altro che facile. Consentito solo a pochi privilegiati è impresa ardua agli stessi artisti impiegati alla corte che devono presentare apposita licenza. Una svolta è segnata dalla pubblicazione delle Antichità di Ercolano esposte, iniziata nel 1757 e conclusasi solo nel 1792, ma anche qui i preziosi volumi vengono elargiti con parsimonia e a completa discrezione del re delle due Sicilie. I modelli ercolanensi tuttavia e seppur lentamente si diffondono e anche il mobile napoletano ne subisce a suo modo l’influenza.
Più che copiare i repertori dell’antichità, se ne interpretano le forme con grande ricchezza d’inventiva. Le due eleganti commode di gusto ormai perfettamente neoclassico, di chiara ispirazione inglese, ne sono chiaro esempio e sul fronte decorato da un elegante quanto singolare motivo a righe troviamo intarsiate scene all’antica, tratte probabilmente dalla celebre raccolta d’incisioni del d’Hancarville (lotto 940 stima 20.000 –30.000 euro).
Di tutt’altra suggestione la splendida tabacchiera opera di quell’insuperato artista che fu Giuseppe Bonzanigo nell’arte minuta del microintaglio. Ma siamo a Torino, capitale del regno sabaudo dove l’estrosità cede il passo all’eleganza formale e ad una superba abilità tecnica. Vero e proprio oggetto da Wunderkammer, questo piccolo gioiello in legno di tuja, avorio e tartaruga, commissionato da Vittorio Amedeo III di Savoia come dono diplomatico, ritrae l’imperatore Giuseppe II d’Asburgo Lorena ed è riconducibile all’anno della sua morte prematura avvenuta nel 1790 (lotto 982 stima 5.000 – 7.000 euro).
Esposizione | 08-11 MAGGIO 2014
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova
orari: 10.00 – 13.00 | 15.00 – 19.00