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“Emozioni in scultura”. Opere dal XIII al XVIII secolo alla Galleria Longari

Croce fiorentina particolare
(Particolare)

di Anna Orlando

E’ prorogata fino al 27 giugno “Emozioni in scultura”, la mostra della Galleria Longari Arte di Milano che propone una selezione di pezzi dal XIII al XVIII secolo in una suggestiva alternanza di epoche, stili, tecniche e tematiche che hanno però come caratteristica comune quella di essere opere di ricercata raffinatezza, per niente scontate né intese come proposte per un compratore occasionale o superficiale.

Decisamente colte le scelte dei fratelli Mario e Ruggero Longari, affiancati da Marco che, sempre più protagonista, rappresenta la terza generazione di una famiglia antiquaria abituata, a partire dalla mitica Nella, a far parlar bene di sé.

Così, la mostra presenta molti inediti, accompagnati da schede scientifiche affidate agli specialisti: Charles Avery, Gert Kreytenberg, Luca Mor e Alessandro Morandotti coordinati da Luca Violo e Francesco Vitali, curatori del catalogo edito per l’occasione.

La pubblicazione coincide con il primo numero di “Talking Points” che rinnova graficamente “Spunti per Conversare”, la collana di volumetti che presentano periodicamente le opere della galleria e i relativi studi di corredo. Perché, come i Longari hanno ben chiaro, anche un mercato di nicchia come quello della scultura antica, già da tempo, ma oggi più che mai, deve mettere al bando superficialità e improvvisazione.

Ogni pezzo esposto è studiato approfonditamente, con il risultato di qualche bella soddisfazione. Ad esempio che la singolare Maddalena in trono, scultura lignea pusterese dell’inizio del XIII secolo dall’insolita iconografia con la santa peccatrice ritratta come la Madonna, andrà dal 12 luglio al Museo Nazionale di Palazzo de Nordis nella mostra “Il Crocifisso di Cividale e la scultura lignea nel Patriarcato di Aquileia al tempo di Pallegrino II (secolo XII e XIII)” (catalogo Allemandi).

Magdalene[1]

Nella rassegna antologica proposta dai Longhi, che abbraccia sei secoli, compaiono poi un marmo con Gesù Bambino benedicente della bottega di Nicola Pisano databile al 1270-80 circa; la Madonna con il Bambino del 1330-40 circa realizzato da un raffinato artista del nord della Francia in noce scolpita, dipinta e dorata di squisito sapore gotico; un Crocifisso ligneo lucchese che ricorda da vicino i modi del cosiddetto Maestro del Crocifisso di Camaiore attivo nella prima metà del XIV secolo; un Cristo fiorentino della fine del ‘400, con le braccia snodabili, vicino allo stile di Baccio da Montelupo; l’Arcangelo Gabriele che uccide il drago, opera veneziana del 1480 circa di un anonimo intagliatore influenzato dai modi di Andrea del Verrocchio.

Croce fiorentina 1[1]

Dal Medio Evo e primo Rinascimento si passa al Barocco con la bella terracotta raffigurante Giove e Semele del milanese Carlo Francesco Mellone, attivo nella prima metà del XVII secolo. Per poi finire con un pezzo databile agli anni Quaranta del Settecento del francese Guillaume E’verard dove un piccolo San Sebastiano emana tanta sensualità e grande pathos.

Galleria Longari Arte
Milano, via Bigli 12
orario:  lunedì-venerdì su appuntamento
tel.  02/89697848
info: www.longariartemilano.com

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