Dal 4 luglio al 26 ottobre 2014 si terrà al Museo Diocesano di Gaeta la mostra Cy Twombly – fotografie di Gaeta. Esposte 30 fotografie eseguite a Gaeta dall’artista americano, che alla fine degli anni 80, desideroso di evitare la vita urbana, scelse Gaeta come luogo ideale per vivere e lavorare durante i suoi soggiorni in Italia, per la sua vicinanza a Roma e per il clima decisamente mediterraneo.
Trovò di grande aiuto e di ispirazione per la sua attività artistica il panorama di Gaeta con il suo golfo, l’inverno mite, l’inclinazione dei raggi solari e la particolarità della sua luce. L’anonimato e la riservatezza dei gaetani gli permise di lavorare con tranquillità per diversi decenni ed in particolare, durante tale soggiorno, usò la polaroid per fotografare diversi luoghi e situazioni, cominciando successivamente a stampare l’immagine in un formato più grande con la tecnica della punta secca.
Nei suoi scatti fotografici Cy Twombly trasmette un’interpretazione piuttosto che una presentazione statica della realtà. Ne risultano così macchie di colore per descrivere la percezione di un oggetto, echi poetici che evocano luoghi anziché rappresentarli, angoli di vedute quasi astratti, sequenze di azioni, oggetti che sembrano mutare col mutare del tempo e della luce. L’opera fotografica di Cy Twombly non è reportage o esibizione di capacità fotografiche, ma l’interpretazione dell’occhio di un artista che filtra la realtà come potrebbe fare in un’opera pittorica.
Cy Twombly è nato a Lexington (Virginia, USA) il 25 aprile 1928 ed è morto a Roma il 7 luglio 2011. Fin dagli inizi degli anni 50 della neo-avanguardia americana del secolo scorso Cy Twombly è stato riconosciuto come innovatore nella comunità artistica di New York, introducendo nella pittura il segno e rivoluzionandola attraverso di esso. Fu per questo definito dalla critica come un pittore di graffiti. Insieme a molti altri artisti di successo frequentò il famoso Black Mountain College (North Carolina) con insegnanti quali Robert Motherwell e Ben Shan per la pittura, Hazel Larsen ed Aaron Siskind per la fotografia. Le sue prime opere fotografiche risalgono all’epoca del Black Mountain College, della natia Virginia, di New York, del Marocco e dell’Italia. Dai tardi anni 50 iniziò, infatti, a soggiornare e lavorare a Roma durante buona parte dell’anno. Durante la sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Leone d’oro alla Biennale di Venezia, il Premium Imperiale in Giappone, la Legione d’onore dal governo francese. Ha avuto retrospettive in numerosi musei in tutto il mondo.
La mostra, presentata dalla Fondazione Nicola Del Roscio come omaggio alla città di Gaeta, gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, dell’Arcidiocesi di Gaeta, del Comune di Gaeta e della Lega Navale Italiana sezione di Gaeta.
Partner dell’evento la Camera di Commercio di Latina, il Museo Diocesano di Gaeta, la Pro Loco Gaeta e l’Associazione I Tesori dell’Arte.
La vendita del catalogo della mostra sarà integralmente devoluta all’Associazione Peter Pan Onlus – Roma. L’ente benemerito nasce dal desiderio di un gruppo di genitori di bambini malati di cancro di offrire ad altre famiglie un aiuto concreto per affrontare nel migliore dei modi la dura esperienza della malattia. In particolare la ONLUS ha creato strutture di accoglienza per le famiglie non residenti a Roma che vengono nella Capitale per curare i propri figli: in tali strutture l’ospitalità e i servizi offerti sono del tutto gratuiti. Peter Pan Onlus partecipa anche a progetti di Cooperazione Internazionale, favorisce la ricerca, promuove azioni di tutela dei diritti dei bambini malati di cancro, favorisce la diffusione della cultura della solidarietà.
L’accesso alla mostra è garantito con il Biglietto Unico Integrato per la città di Gaeta.
Museo Diocesano, Piazza De Vio, 7, 04024 Gaeta (LT)
Accoglienza: Associazione Amici di Gaeta, Città d’Arte
0771.4530233 – 0771.286217 www.tesoriarte.it
Orario di apertura della mostra
Luglio e agosto: dal giovedì alla domenica e festivi ore 18.00 – 24.00;
Settembre/Ottobre: venerdì e sabato ore 17.00 – 20.00, domenica ore 10.00 – 13.00 e 17.00 – 20.00. Possibilità di aperture personalizzate per singoli studiosi o gruppi organizzati.