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Hell Screen in scena al Teatro Arsenale

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Si sono appena concluse le dodici repliche di “Hell Screen (Racconto d’inferno)” di Ryunosuke Akutagawa presso il Teatro Arsenale di Milano, spettacolo diretto da Kuniaki Ida, regista giapponese in Italia da molti anni che ha diretto nel 2010 “Kafka sulla spiaggia”.

Lo spettacolo, che ha debuttato il 28 giugno al “Varese Festival dei Mondi”, narra la storia  di Yoshihide, il miglior pittore del suo tempo, dal carattere scorbutico e dal temperamento irascibile ma molto devoto alla sua unica e giovane figlia quindicenne, dama di compagnia alla corte del signore del luogo, Horikawa che, stando ai pettegolezzi, ama a sua volta l’ingenua ragazza.
Un giorno il signore commissiona a Yoshihide un paravento che rappresenti una scena dell’inferno buddista: il pittore, abituato a trarre ispirazione dalla realtà, tortura dapprima i suoi allievi, poi chiede al suo signore di poter vedere con i propri occhi una bellissima ragazza bruciar viva all’interno di una carrozza.
La sua smania di realismo verrà accontentata. La figlia sarà arsa viva. L’orribile morte a cui assisterà gli permetterà di terminare il suo capolavoro.

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La rappresentazione è caratterizzata da una scenografia dagli elementi minimali: una lunga pedana di legno chiaro attraversa la sala e alle spalle aste dello stesso materiale si incrociano come dei rovi. Grazie al sapiente uso di luci, essa prende vita e rende alla perfezione il senso di inquietudine infernale che caratterizza il dramma.
La scelta di creare un contrasto nettissimo tra il teatro, una chiesa sconsacrata completamente buia, la scenografia e i costumi degli attori, invece bianchi, permette ai movimenti di quest’ultimi di risaltare ancora di più, facendo sì che si notino anche i più impercettibili e precisi gesti.
La quieta voce narrante, interpretata da Claudia Lawrence, accompagna tutto lo svolgersi della storia, incastonandosi alla perfezione con i movimenti degli attori, i diplomati della scuola del Teatro Arsenale, che ripercorrono i momenti salienti della storia.
I quattro personaggi del racconto, il signore (Flavio Ginocchio), il principe figlio del signore (Serena Gotti), il pittore (Sara Genini) e la sua giovane figlia (Thalia Koundourakis), indossano delle maschere che li caratterizzano grazie ai lineamenti caricaturali ed esasperati; i personaggi vengono guidati come i bunraku, grandi burattini tradizionali giapponesi, da burattinai grotteschi che spingono i personaggi verso il loro inesorabile destino.
Gli attori-burattinai si muovo in gruppo, creature infernali dal corpo deforme che incombono fin dall’inizio della storia, come il fato sulla vita dei protagonisti di “Hell Screen”; in particolare, nella scena del sogno di Yoshihide, questi messaggeri del demonio (Serena Gotti, Cristina Pellegrini, Ida Treggiari, Carlotta Tosoni) piombano sul pubblico, invitando il pittore a seguir loro all’inferno dove lo sta aspettando sua figlia, trasmettendo al pubblico la sensazione di una tragedia imminente.
Interessante il personaggio della scimmia (Tiberio Ghitti), che si scosta da tutti altri anche per la semplicità del costume di scena, forse a sottolinearne la purezza.
La straziante scena finale, dove, grazie al movimento, i bastoni diventano il fuoco che arde la figlia di Yoshihide e la scimmia, è il massimo momento di pathos della storia, dove le urla dell’animale trasmettono la disperazione di tutti coloro che stanno assistendo impotenti a quella scena infernale.

Con questo spettacolo originale e drammatico, Kuniaki Ida ha saputo rendere giustizia all’affascinante mondo del teatro giapponese, adattandolo ai gusti occidentali senza perdere quell’aura di mistero che lo pervade.

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Ryūnosuke Akutagawa (Tokyo, 1 marzo 1892 – Tokyo, 24 luglio 1927) è stato uno scrittore e poeta giapponese, dalla vita breve e travagliata.
Geniale ed eclettico, è conosciuto in particolare per il racconto Rashomon a cui si ispirò il regista Akira Kurosawa per realizzare l’omonimo film, premiato con il Leone d’Oro a Venezia nel 1951.
Le sue opere oltre a pellicole cinematografiche, ispirarono vari manga e anime, compreso il racconto di “Hell Screen”.

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HELL SCREEN

Regia: Kuniaki Ida

Cast: Claudia Lawrence e i diplomati 2014 della Scuola Teatro Arsenale

Assistente alla regia:  Lorena Nocera

Spazio scenico: Ambra Rinaldo e Kuniaki Ida

Costumi:  Ambra Rinaldo

Luci:  Christian Laface

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