“I musei la domenica devono assolutamente restare aperti”. Queste erano le parole a inizio 2014 di Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia. Ma la sua dichiarazione non è stata presa alla lettera, tanto da scatenare le ire del suscettibile Vittorio Sgarbi che la scorsa settimana era stato invitato al Festival Segni e Sogni del Mediterraneo a Lipari per intervenire alla conferenza “Archeologia e arte: dal pittore di Lipari all’arte contemporanea”.
Le tre giornate di Festival precedevano l’inaugurazione della mostra “Eolie 1950/2015. Mare Motus” presso le celle dell’ex carcere oggi Museo Archeologico Regionale, che ospita opere di Matteo Basilé, Ettore de Conciliis, Piero Pizzi Cannella, Fabrizio Plessi e molti altri.
E prima della conferenza il noto critico d’arte sperava di poter fare visita alle opere del pittore di Lipari, di cui avrebbe parlato poco dopo, ma, suo malgrado, Sgarbi ha trovato il Museo Archeologico chiuso. Perché la domenica il museo è di norma aperto unicamente di mattina, e la mostra d’arte contemporanea allestita nell’ex carcere ha un ingresso indipendente.
Su tutte le furie, il critico ferrarese ha telefonato a Rosario Crocetta esprimendo il suo disappunto, che non ha mancato di rimarcare durante la conferenza alla quale era stato invitato.
Pare però che quella della chiusura della domenica pomeriggio del Museo Archeologico non sia un’eccezione in Sicilia. Sono infatti numerose le realtà museali che sbarrano le loro porte ai visitatori nei giorni festivi a causa dei limitati fondi con cui pagare gli straordinari dei custodi.
Il caso del Museo Archeologico però risulta una vera assurdità, in quanto l’istituzione si è fatta promotrice del progetto “Centro per l’Arte contemporanea nel Parco Archeologico delle Isole Eolie e Rassegna Internazionale Eolie” destinatario di fondi europei.