Per la seconda personale, In the Realm of, di Annette Kelm alla galleria Giò Marconi, l’artista tedesca presenterà alcuni lavori recenti e altri realizzati per l’occasione. Annette Kelm lavora esclusivamente con il medium fotografico. Ad un primo sguardo segue i generi tradizionali quali il ritratto, la natura morta, la fotografia di paesaggio e dell’architettura, facendo riferimento talvolta al linguaggio della pubblicità, ma l’oggetto che sceglie viene combinato con elementi differenti così da essere come privato delle sue funzioni caratteristiche e trasportato in una dimensione altra, ma che non ha nulla a che vedere con l’invenzione. Molte delle fotografie di Kelm presentano oggetti quotidiani, poco spettacolari come piante, stoffe, macchine…, ma queste immagini sono sempre dominate da un qualcosa di ambiguo che rende le scene comunque distanti. L’artista è attratta dalle situazioni in cui c’è una confusione culturale, un salto temporale; introduce ambivalenze di significato e inoltre utilizza una serie di trucchi per ottenere questo effetto disorientante, giocando con la prospettiva, con le luci e con il rapporto primo piano-sfondo.
Per esempio in una delle nature morte esposte, Stilleben mit Zierlauch, la luce è piatta e uniforme e lo sfondo in realtà è uno sfondo fotografico che sembra un muro di piastrelle ed è così presente che diventa parte integrante dell’oggetto fotografato. Le fotografie di Kelm sono immagini immediate ma che sfuggono ad una interpretazione univoca, alla fine è l’effetto disorientante a prevalere.
Oltre a numerosi riferimenti alla storia della fotografia, dalle sue immagini emerge un forte interesse per la storia culturale e questo appare soprattutto nei lavori realizzati a partire dal 2013 basati sullo studio degli archivi e dei musei di storia di alcune città tedesche. Una serie di foto esposte documenta alcuni allestimenti museali dedicati alla storia del movimento femminista in Germania.
Annette Kelm prosegue le sue ricerche sul femminismo nella serie Latzhose (Salopette) realizzata nel 2014, che ha come oggetto una salopette lilla, appartenuta alla mamma di un’amica dell’artista, fotografata sullo sfondo neutro, piatto, del suo studio. Negli anni Settanta in Germania le attiviste e le sostenitrici del femminismo usavano tingere le salopette, indumento da lavoro tipicamente maschile, di viola perché tradizionalmente il colore rosso era associato alle donne e il blu agli uomini, mentre il viola è il colore in mezzo. Allora le salopette viola divennero simbolo dell’emancipazione femminile. Ogni immagine della serie è diversa dall’altra, spesso infatti Annette Kelm realizza più versioni della stessa cosa con minime variazioni ma non c’è mai un’immagine dominante. L’iterazione degli oggetti complica l’idea dell’immagine e della possibilità di unarappresentazione univoca. Le combinazioni formali di Kelm costringono lo spettatore ad interrogarsi sul ruolo e sulla dimensione socio-politica degli oggetti quotidiani che popolano le nostre vite.
Annette KELM è nata nel 1975 a Stoccarda. Ha studiato presso la Hochschule für bildende Künste ad Amburgo. Attualmente vive e lavora a Berlino. Tra le sue recenti mostre personali: Espace Culturel Louis Vuitton, Monaco; Johann König, Berlino(2014); Andrew Kreps Gallery, New York; Oriel Mostyn Gallery, Llandudno, Galles; Taka Ishii, Kiyosumi, Tokyo, (2013); Johann König, Berlino; Marc Foxx, Los Angeles; Meyer Kainer Gallery, Vienna; Presentation House Gallery, Vancouver, (2012); Hallo aber (con Michaela Meise), Bonner Kunstverein, Germany; Fruits, Flowers and Clouds, Vienna, (2011);Cards and Plates, Giò Marconi, Milano; Today, Andrew Kreps, New York, (2010); Annette Kelm, Herald Street, Londra; Annette Kelm, Camera Austria, Graz; Annette Kelm, KW – Institute for Contemporary Art, Berlino; Annette Kelm, Kunsthalle, Zurigo, (2009). Inoltre ha partecipato anche a diverse mostre collettive tra cui: Future Perfect. Contemporary Art From Germany, Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle, Varsavia; Tennowandthen, Kunsthaus Hamburg (2014); New Photography 2013, Museum of Modern Art, New York; in out, TOLOT, Shinonome, Tokyo; Futur II, Frankfurter Kunstverein, (2013); Only Parts of us Will Ever Touch Parts of Others, Galerie Thaddaeus Ropac, Parigi; State of the Art, NRW-Forum, Düsseldorf, Germania; March, Sadie Coles, Londra; Malerei in Fotografie, Städel Museum, Francoforte (2012); Voyage Around My Room, Norma Mangione Gallery, Torino; ILLUMInazioni, 54° Biennale di Venezia; Untitled (Abstraction), “Untitled (12° Biennale di Istanbul)”; Segalega, Gio Marconi & Galleria ZERO…, Milano; The Anxiety of Photography, Aspen Art Museum, USA (2011); How Soon is Now, Garage Center for Contemporary Culture, Mosca; Evas Arche und der Feminist, Akademie der Künste, Berlino; TRUST, Media City Seoul, 6° Biennale Internazionale di Seoul, Seoul, South Korea; Discovery Award, 41° edizione di Rencontres d’Arles, Arles (2010).
INFORMAZIONI UTILI
Annette KELM. In the Realm of
Dal 19 settembre a Novembre 2014
martedì – sabato 10-13; 15-19
Galleria Giò Marconi
via Tadino 15 – 20124 Milano
tel. 02 29 41 92 32 – fax 02 29 41 72 78
info@fondazionemarconi.org
www.fondazionemarconi.org