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Una casa stile Tarzan. Fra le fronde di un albero per tornare un po’ bambini

Scagli la prima pietra chi da piccolo -e anche da grande- non ha desiderato vivere per qualche giorno in una casa sospesa fra i rami di un albero,  memore, magari, di un safari in Africa e di una notte in uno dei tanti Tree Tops Lodge che permettono di osservare, mimetizzati fra i rami che nasconsono il resort, il via-vai di leoni ed elefanti in abbeverata nelle sottostanti pozze d’acqua.

Casa-sugli-alberi
Il sogno è realizzabile anche in Italia, Big Five esclusi ovviamente.
L’idea risale al 2008, quando, all’indomani della laurea in architettura e alla tesi “Vivere sugli alberi”, Iacopo Gozzi, convinto che “ogni albero sia in grado di sorreggere un sogno” ha costruito la sua casa  fra cielo e terra (dove tuttora abita) a Grezzana (Verona).
In Italia non esiste una legislazione specifica per questo tipo di abitazioni ma costruirle -e viverci- è possibile: basta avere a disposizione un terreno o un giardino con alberi, verificare i permessi comunali, seguire le disposizioni di sicurezza e scegliere l’albero giusto.  I progetti sono personalizzati in base agli alberi a disposizione e ai desideri del cliente e quasi nulla è impossibile.
La casa più piccola finora realizzata (6 mq, 3 mila euro) dal progetto Tree-top-builder è stata costruita su una pianta di cachi. La più grande (26 mq, 24 mila euro) è la TeaHouse nei dintorni di Padova. E, pur sospesi da terra, si può avere ogni comfort, servizi igienici inclusi.
Per informazioni e dettagli:  www.treetopbuilder.net

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