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A Venezia “Un Sogno. A Midsummer Night’s Dream”

Un Sogno. A Midsummer Night’s Dream Un Sogno. A Midsummer Night’s Dream
Un Sogno. A Midsummer Night’s Dream
Un Sogno. A Midsummer Night’s Dream

Martedì 28 ottobre il Teatro Ca’ Foscari di Venezia ha ospitato Un sogno, una riscrittura del testo shakespeariano A Midsummer Night’s Dream in chiave contemporanea che indaga, con sagacia ed ironia, il rapporto conflittuale tra la razionalità e i nostri sensi durante l’innamoramento.

Lo spettacolo, scritto da Maddalena Mazzocut- Mis, docente di Estetica ed Estetica dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Milano, mette in scena i sensi e le loro alterazioni dimostrando come siano proprio queste ultime a tessere quell’imbroglio sensoriale che condurrà i personaggi verso un destino tragico.

 Il buio della notte, che impedisce / all’occhio di vedere, dà all’orecchio
la percezione più viva e sottile; / diminuendo il senso della vista,
raddoppia in cambio quello dell’udito.
Non è stato il mio occhio a ritrovarti, / Lisandro, ma l’orecchio, e lo ringrazio,
m’ha portato ad udire la tua voce (Ermia).    

Cosa resta del sogno al netto dell’inganno dei sensi?

Servendosi della metateatralità i tre attori, fluttuando incessantemente tra realtà e sogno, ci restituiscono una goffa rappresentazione tragica, smascherando con disincanto il risvolto spesso amaro e disilluso delle relazioni amorose. Una riflessione sulla percezione sensoriale che ci mette in guardia dal cadere nell’inganno dei sensi ma, allo stesso tempo, narrandone il fascino ci spinge verso quel desiderio insidioso donandoci l’audacia di osare, di vivere come in un sogno ad occhi aperti dove i confini tra realtà e finzione si compenetrino fino a farci sentire leggeri e perdutamente innamorati.

La sorprendente drammaturgia di Maddalena Mazzocut-Mis, oltre a regalarci la trasposizione visiva di un viaggio d’esplorazione sensoriale, ci suggerisce anche l’importanza di indagare l’arte da una prospettiva nuova e multisensoriale che rinunci al predominio della visione per aprirsi a nuove possibilità di fruizione. Riconoscere l’uomo come un organismo programmato per percepire sinesteticamente, cioè utilizzando continuamente più sensi insieme, significa non solo essere consapevoli che la sensibilità umana è plurisensoriale ma anche usufruire appieno di tale sensibilità, accostandosi all’arte  non più con un solo senso ma sfruttando tutto il potenziale in nostro possesso, in un’esperienza estetica che può rivelarsi totale e totalizzante.

Il Teatro Ca’ Foscari, la cui attività iniziò nel 2009/2010, quest’anno presenta il programma RiGenerAzioni – ripensare la scena, una rassegna curata da Donatella Ventimiglia con l’obiettivo di dare spazio ai tanti gruppi di giovani che operano nell’ambito delle performing arts e delle arti in generale, stimolandone il confronto su tema della ricerca drammaturgica attraverso l’indagine di alcuni classici del teatro e della letteratura,  nel tentativo di offrire al pubblico una traccia per interpretare la contemporaneità.

 

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SCHEDA TECNICA

Un sogno
A Midsummer Night’s Dream

da William Shakespeare
drammaturgia Maddalena Mazzocut-Mis
regia Paolo Bignamini
con Luca Cairati, Federica D’Angelo, Ksenija Martinovic
scene e aiuto regia Francesca Barattini
assistente Shantala Faccinetto
progetto realizzato con la collaborazione di Michele Bertolini, Pietro Conte, Claudio Rozzoni, Sara Sivelli

in collaborazione con Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Filosofia e Dipartimento di Beni culturali e ambientali); CSBNO – Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest; Fondazione Collegio delle Università milanesi e con il contributo di Fondazione Cariplo.

http://www.unive.it/teatrocafoscari

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