In occasione dei sessant’anni dalla nascita del noto marchio fiorentino Braccialini, la casa editrice Skira, nella collana Moda e costume, ha pubblicato il libro dal titolo: Braccialini. Le borse delle meraviglie, che intende raccontare la storia di com’è nata e si è sviluppata l’idea di creare borse anticonformiste, e che si sono subito distinte nel vasto panorama della moda.
Le borse, infatti, sono diverse e sorprendenti, ognuna delle quali è la protagonista di una lavorazione unica che Braccialini riserva per la stessa, com’è specificato nel volume, che si arricchisce del materiale iconografico con cui è possibile sfogliare le pagine, leggere la storia e, al tempo stesso, osservare le fotografie delle borse oggetto di analisi.
La monografia, curata dalla giornalista e scrittrice Fabiana Giacomotti, è un racconto narrato dalle quattro voci rilevanti della casa di moda: Carla Braccialini, che nel 1954 ha creato l’azienda artigianale con il marito Carlo prendendone le redini alla scomparsa di quest’ultimo, e i suoi tre figli, Riccardo, Massimo e Lorenzo.
Il volume, quindi, si distingue per le testimonianze e gli aneddoti degli artigiani, buyer e collaboratori, e da decine di disegni e bozzetti utili per rivelare questa storia fatta di moda e d’imprenditoria made in Italy.
Per l’occasione, il libro è stato presentato alla Triennale di Milano. Un evento, questo, che è stato organizzato dalla stessa Fabiana Giacomotti e al quale sono intervenuti Carla Braccialini e Mario Boselli e che si aggiunge all’importante retrospettiva del 17 giugno 2014, curata da Alessandra Arezzi Boza, nel quale si sono ripercorsi i sessant’anni del marchio, icona di glamour e di artigianato italiano.
Il volume, inoltre, si unisce alla vendita della nuova borsa celebrativa, Sixty Bag, in edizione limitata e dalle linee che da sempre caratterizzano lo stile della maison, poiché è realizzato in un patchwork di pellami e colori.
In realtà, com’è scritto anche sul sito ufficiale dell’azienda, Braccialini da sessant’anni è al fianco delle donne ed ha accompagnato le tappe più importanti dello stile e del cambiamento: dal 1951, anno in cui Giovanni Battista Giorgini organizzò la prima sfilata di alta moda italiana, al 2014, durante il quale si sono aperti ben sessanta negozi del brand presenti in tutto il mondo.
«La borsa è un accessorio singolare, che tutti crediamo di conoscere. E invece, nessun oggetto più di questo sfugge a una classificazione precisa, a una definizione univoca. È il complemento dell’abbigliamento più usato in tutto il mondo, il più universale e certamente il più antico», così inizia la monografia, scritta sia in italiano sia in inglese per dare quel tocco d’internazionalità che viene richiesto dal marchio stesso. È dunque la storia di un oggetto legato all’emancipazione femminile, giacché ne è il simbolo, e di «liberazione dalla tutela statuaria, familiare e soprattutto economica: nella sua accezione attuale, di “contenitore” di strumenti e accessori per gli impegni della giornata, non di rado pesantissimo, si tratta dunque di un oggetto recente».
Ad allietare il lettore, ci sono persino le immagini della vita quotidiana, le donne, le lavoratrici alle quali il libro è dedicato. La maison, quindi, non vuole solo trasmettere i messaggi che interessano il mondo del lusso, bensì come dichiarato nel volume: «le prime borse sono dunque strumenti “di lavoro”, per chi il lavoro non ce l’ha, lontanissime dall’estetica, nella forma ma soprattutto negli scopi delle borse di oggi, che a dispetto dell’evolversi dei decenni sono invece versioni in miniatura delle nostre case».
Sullo sfondo c’è Firenze, la città rinomata per il suo patrimonio artistico e culturale e per essere il polo della pelletteria di alta qualità, là dove nel 1954 nasceva il piccolo laboratorio della Braccialini. L’azienda oggi conta trentanovemila borse, in altre parole un numero quasi spropositato, creato fin dai suoi esordi. Infatti, sono poche le imprese che possono vantare un numero così considerevole di creazioni di questo tipo, eppure la Braccialini è riuscita nel suo intento e tuttora sa lavorare diversi materiali: paglia, raso, pelle, metallo, seta, cotone, passamaneria e persino le lavorazioni all’uncinetto, a ricamo e a nido di vespa.
Ecco che, quindi, il marchio si distingue per la giocosità dei suoi modelli come avviene nella popolare collezione della linea Temi, nata nel 2002, che è il frutto della creatività della maison. Fin da subito queste borse colpiscono i clienti. Infatti, ognuna è singolare giacché possiede la caratteristica costruzione “in forma” come la serie degli animali, dei veicoli e delle case, che sono dei veri e propri capolavori d’arte e di design. «Si rendono necessari anche due o tre mesi per creare un prototipo», ha spiegato Carla Braccialini nella monografia. Anche per questo la linea è diventata una leggenda nel mondo della moda, ed è desiderata da molte donne.
La linea Tua by Braccialini, invece, è nata nel 1990 ed è destinata a un pubblico giovane. Con il tempo si è sviluppata perfino la collezione Cartoline. «La prima, ideata sul filo di un pensiero puramente creativo, raffigurava “una silhouette femminile” e un paesaggio nel quale a tanti sembrò di riconoscere Capri», racconta ancora Carla Braccialini.
Da questo momento, in poi, sono nate le Cartoline di Taormina, Firenze, Venezia, Roma e molte altre. Questo è il mondo fantastico di Braccialini, un luogo di cambiamento e di emozione.
Braccialini. Le borse delle meraviglie
a cura di Fabiana Giacomotti
Edizioni Skira Collana: Moda e costume
Prezzo: 39,00 € (offerta web su skira.net Euro 29,25)
Pagine: 191 colori, cartonato
Formato libro: 22 x 28
Il libro è in vendita anche nelle boutique Braccialini di Milano, Roma, Firenze, Parigi, Montecatini Terme