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Alice nel paese delle meraviglie, una mostra per i 150 anni

 Sottosopra-Lo strampalato mondo di Alice

22 novembre 2014 – 18 gennaio 2015, Castel Guelfo, Bologna

«Le erano successe tante cose straordinarie che Alice cominciava sul serio a credere che per lei non ci fossero cose impossibili», questo è il mondo descritto da Lewis Carroll, pseudonimo del matematico e reverendo britannico Charles Lutwidge Dodgson, l’autore di uno dei romanzi più amati: Alice nel paese delle meraviglie, pubblicato per la prima volta nel 1865.  Era il luglio del 1862 quando l’amica Alice Pleasance Liddell figlia del decano del Christ Church College, George Liddell, domandò allo scrittore di raccontarle una storia. Da quel momento in poi nacque il mondo fiabesco e al tempo stesso strampalato della piccola protagonista che trascinerà letteralmente i lettori nelle sue storie tra l’inverosimile e l’incantato.

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Oggi il romanzo compie 150 anni dalla sua nascita, perciò la quarta edizione di Riluce. Esercizi di arte luminosa, specializzata appunto in esercizi di arte luminosa, ha scelto di dedicare la sua rassegna a quest’universo letterario, ma che poi ha trovato seguito anche all’interno del panorama culturale. Sottosopra. Lo strampalato mondo di Alice, così si chiama la mostra a cielo aperto di The Style Outlets che propone installazioni luminose fra l’arte e il design, e che si tiene dal 22 novembre 2014 al 18 gennaio 2015 a Castel Guelfo di Bologna.

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La mostra si snoda in due itinerari distinti. Il primo sotto un cielo di «Lumi e Paralumi» a Castel Guelfo, mentre a Vicolungo sarà servito un «Tè per te» proprio come vuole la tradizione inglese, che viene prontamente rispettata dai personaggi più amati creati dalla penna di Lewis Carroll, il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina. Tutti i personaggi della storia saranno trasformati in installazioni luminose. C’è persino il tavolino su cui Alice dimentica la chiave, il cilindro e l’orologio del Cappellaio Matto, la tana e la casetta del Coniglio Bianco, l’esercito e il trono della Regina di cuori, insomma tutti i caratteri che inevitabilmente sono entrati di diritto nel nostro immaginario comune.

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La rassegna dunque è liberamente tratta dal romanzo di Carroll. Inoltre, fanno parte del percorso espositivo le illustrazioni di Sir John Tenniel che per quasi tutta la sua carriera disegnò le vignette satiriche e le caricature per la rivista Punch, e che creò le immagini che avrebbero certamente arricchito il libro. Le opere di John Tenniel sono celebri per l’accuratezza del disegno, la precisione del tratto, l’eleganza della composizione, sebbene il loro elemento distintivo sia senza dubbio la genialità della satira.

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Eppure l’influenza di Tenniel fu importante per la formazione di altri artisti subito riconoscibili dal loro stile gotico, come Edward Gorey, Mark Ryden e Dame Darcy. Ma, in generale, il mondo di Alice ha influenzato anche altri artisti, persino Maurits Cornelis Escher, che ha attinto da quel gioco fatto di rimandi e di mondi impossibili per realizzare le opere nelle quali predominano le linee geometriche e, soprattutto, l’illusione ottica.

Sottosopra. Lo strampalato mondo di Alice, mira così a raggiungere il pubblico dei grandi, ma in particolare dei bambini che passeggeranno lungo un percorso che si distingue per le installazioni interattive, videogiochi e scenografie avvolgenti. Un tragitto che certamente ricorderà il viaggio compiuto da Alice non solo alla ricerca di un mondo che la facesse evadere dalla realtà, ma più di ogni altra cosa un itinerario nel quale imparerà, talvolta a sue spese, alcune delle lezioni più importanti di vita. Un viaggio che si rivelerà di formazione anche se, come dirà il narratore nella storia: « Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente».

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«Cos’è la vita se non un sogno?», ha detto Lewis Carroll, il quale nel suo libro è convinto che dopotutto qualcosa d’incredibile esista. Malgrado ciò, Alice nel paese delle meraviglie rivela aspetti più complessi della semplice ingenuità infantile; non è quindi solo un romanzo nel quale la coscienza della protagonista sarà risvegliata, o almeno si tenterà di farlo, da un personaggio come il Brucaliffo che farà una domanda, all’apparenza semplice, alla bambina «chi sei tu?», alla quale però lei non saprà rispondere. Al contrario, lo stile di Carroll è imperniato di prospettive e percezioni distorte, in una serie di rimandi e giochi linguistici che dapprima sono incomprensibili, e che poi bisogna decifrare per comprenderli.

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Si tratta, dunque, di un’opera polisemica giacché le parole del testo acquistano molteplici significati e ottengono così diverse interpretazioni da estendersi non solo e non tanto sulla semantica, ma persino sulle immagini prodotte – per esempio le illustrazioni di John Tenniel −, e che costituiscono molte chiavi d’interpretazione: dalla satira politica alla fisica quantistica, dalla psicanalisi alla psicopatologia, dalla logica matematica alla linguistica.

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Lewis Carroll, perciò, si distacca totalmente dalle pretese di veridicità del movimento letterario del Realismo, che si diffonde nel XIX secolo dall’Inghilterra e dalla Francia, e che è reso evidente dallo stile di Charles Dickens. Del resto Alice nel paese delle meraviglie è persino una critica alla società vittoriana che, al di là del clima generale di prosperità economica, nascondeva tuttavia le piaghe della società come lo sfruttamento minorile e la prostituzione, fattori destabilizzanti di una società perbenista.

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INFORMAZIONI UTILI:

Sottosopra. Lo strampalato mondo di Alice
Castel Guelfo di Bologna (BO)
Dal 22 novembre al 18 gennaio 2015
Email: info.castelguelfo@thestyleoutlets.it

 Locandina

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