Titolo: Investire nell’arte
Autore: Claudio Borghi Aquilini
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Saggi
Pubblicato da: gennaio 2013
Prezzo: € 17,90
Oro, mattone o opere d’arte (contemporanea)? Qual è il giusto investimento? Questa è la prima domanda che ci si pone davanti alla copertina del libro di Claudio Borghi Aquilini edito da Sperling & Kupfer “Investire nell’arte”. Ma immaginare questo volume come una sorta di manuale che consiglia in quali artisti investire è riduttivo. Non ci si deve aspettare semplici suggerimenti come “si dovrebbe investire in questo artista o in quest’altro”. Anzi! Questa lettura può sicuramente essere utile a chi si avvicina all’arte contemporanea e desidera acquistare un’opera d’arte, ma le finalità sono diverse.
Come lo stesso autore enuncia nell’introduzione “…quello che mi propongo è di spiegare in modo rigoroso quali sono le tecnicalità del mercato dell’arte e far capire come, grazie alle nuove tecnologie, stia avvenendo un cambiamento epocale nel mercato dell’arte, un rinnovamento di logiche, equilibri e metodi che spazzerà via moltissimi dei vecchi <<esperti>> lasciando grandi opportunità a chi saprà approfittarne specialmente in un ambiente storicamente premiante per l’arte come quello italiano, oggi clamorosamente arretrato.”
Il libro si concentra -nella parte centrale- su quale sia stato l’impatto dei new media e del web in una stagione di grande cambiamento per questo settore. Il primo passo è proprio questo, capire i cambiamenti e adattarsi. Perché le potenzialità sono davvero molte. In un momento di crisi economica e di tossicità del mercato finanziario, quello dell’arte si è rivelato un porto sicuro. Soprattutto per l’arte contemporanea, la cui crescita sembra continuare senza grandi scossoni e che spesso è stata assimilata ai mercati finanziari.
Ma c’è una grande differenza: se la crescita di attività finanziare cosiddette “tossiche” ha portato a un avvelenamento del sistema, con stupore di molti, il mercato dell’arte contemporanea invece continua a reggere, anche se per i più rimane un mondo ancora nebuloso. Chi desidera avvicinarsi all’arte contemporanea per valutare eventuali investimenti, può sicuramente trovare una sorta di vademecum in questo libro, per orientarsi nei primi passi e capire i meccanismi che regolano questo mondo.
La prefazione del libro è curata da Francesco Micheli, finanziere, collezionista e ideatore del festival MiTo. Inoltre lo stile chiaro e non specialistico di Claudio Borghi Aquilini che – oltre ad aver lavorato in borsa e per alcune delle maggiori banche internazionali come responsabile investimenti – insegna anche all’Università Cattolica di Mialno ed è editorialista de Il Giornale.